Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo
Cassino Tutte Le Notizie

Festa in onore di S. Pietro Apostolo 2024

A Cassino la Parrocchia intitolata a San Pietro Apostolo ha festeggiato il suo Patrono anche grazie alla collaborazione dei giovani del quartiere

Il 29 giugno, giorno in cui la Chiesa celebra la solennità dei Santi Pietro e Paolo, la Parrocchia di Cassino intitolata a San Pietro Apostolo pensava inizialmente di non poter festeggiare molto bene, in quanto la chiesa è ancora chiusa per necessari lavori di consolidamento e restauro e dunque il Parroco Don Nello Crescenzi, insieme a Don Cristian Di Silvio, ai due diaconi e al Consiglio Pastorale parrocchiale, avevano pensato, disponendo solo del salone parrocchiale diventato cappella temporanea, che si sarebbe potuto attuare solo un programma religioso, escludendo l’usuale programma civile. E invece le cose sono andate diversamente. Don Nello nell’omelia ha raccontato che è successo come dice San Benedetto nella Regola: a volte proprio dai più giovani può arrivare il consiglio giusto: infatti si sono presentati a lui, tempo fa, due ragazzi del quartiere, anche a nome di altri amici, chiedendo di poter dare una mano per organizzare la festa, erano disposti a darsi da fare di persona. Ed è proprio da qui che tutto ha cominciato a prendere forma. I ragazzi, infatti, hanno sentito un forte desiderio di riscatto ed il bisogno di fare qualcosa di bello per il loro quartiere; gli adulti li hanno accolti e incoraggiati. E questo ha fatto sì che, nonostante le immancabili difficoltà, sono riusciti ad organizzare delle belle serate. Così, il secondo giorno del Triduo di preparazione alla festa, dopo la Messa vigiliare animata dal Coro “San Giovanni Bosco”, nella vicina piazza molta gente ha partecipato alla serata musicale “Vivere Vasco – Tribute Band”. Il giorno della festa, la Messa solenne è stata celebrata in piazza, animata dalla Corale parrocchiale “San Pietro Apostolo” diretta dal M° Sonia Miele, seguita dalla Processione, con la Statua e una preziosa Reliquia del Santo, per le vie della Parrocchia, accompagnata dalla Banda Don Bosco Città di Cassino, la Banda diretta dal M° Marcello Bruni, nata e cresciuta in questa parrocchia. Alle 22.00 serata in piazza con Pizzalover, Pococonto e Occulta sententia.  Il giorno dopo, domenica 30 giugno, nel pomeriggio “Memorial Adelchi- Torneo di calcetto in Oratorio e la sera ancora musica: Trio Rompopolare, con Musiche del Centro sud Italia.

Dunque, la parte religiosa del Triduo di preparazione si è svolta in chiesa o meglio, nella cappella temporanea, un po’ insufficiente lo spazio, ma convinta e concorde l’assemblea. Sabato 29, invece, il palco montato nella piazza è servito per l’altare, sul quale il Parroco ha celebrato l’Eucarestia solenne, davanti ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale guidati dal Sindaco Enzo Salera e ad un gran numero di fedeli. Il Parroco nell’omelia, oltre a narrare l’episodio sopra accennato, ha voluto sottolineare alcuni tratti del carattere di San Pietro, a cui Gesù ha affidato la missione di annunciare il Vangelo a tutte le creature, facendolo diventare il primo Papa della storia. Eppure Pietro per paura diverse volte non si era comportato bene: per esempio quando il mare in tempesta sembrava volesse rovesciare la loro barca e far morire tutti, mentre Gesù dormiva (e poi lo rimprovera: siete stati con me per tanto tempo e perché avete paura?); quando Gesù viene arrestato e lui, Pietro, lo disconosce fin quando il canto del gallo gli ricorda le parole di Gesù e allora “piange amaramente”… Dunque Pietro non è stato sempre coerente e fedele, ma poi ha creduto in Gesù che lo ha perdonato, ben conoscendolo nel cuore e gli ha detto: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Allora noi, che pure siamo come Pietro e per paura ci tiriamo indietro, dobbiamo imparare da lui e cambiare la nostra vita, attuare un passaggio dalla paura alla fede, dalla morte alla vita, dalla solitudine alla comunità, dal tirarsi indietro a farsi avanti e proporsi di agire con la parola e con gli atti della nostra vita secondo il Vangelo. Questo significa celebrare il Santo Patrono: non basta inneggiare a lui, è importante seguire il suo esempio nella nostra vita, il resto lo fa il Signore.

Al termine della Messa, Don Nello ha impartito la Benedizione solenne con la Reliquia di S. Pietro e Paolo, custodita in abbazia con la massima venerazione, che anche quest’anno l’Abate di Montecassino e la comunità monastica hanno acconsentito di affidare alla Parrocchia per i giorni della festa.

Portata dal Parroco o dal Diacono la sacra Reliquia, mentre portatori vestiti di rosso a ricordo del martirio di S. Pietro, hanno preso la statua adornata di fiori e si è dato inizio alla processione che si è snodata attraverso alcune strade della parrocchia, sostando nei punti più significativi, tra preghiere, canti e brani musicali eseguiti dalla Banda Don Bosco. La conclusione è avvenuta davanti alla chiesa (chiusa) tra luminarie e, dopo la Benedizione conclusiva, e parole di ringraziamento che Don Nello ha rivolto a tutti coloro – tra cui i ragazzi del quartiere Colosseo – che hanno contribuito alla organizzazione e realizzazione della festa e a tutti i numerosi partecipanti, a cominciare dalle Autorità cittadine. Bei fuochi d’artificio hanno colorato il cielo e fatto rimbombare festosamente l’ambiente. Intanto in piazza già sul palco c’era musica e tavolate imbandite erano pronte per chi voleva. L’indomani, domenica, seguito della festa con eventi civili.

Adriana Letta