Al Liceo “Varrone” di Cassino si parla di parità di genere e riconoscimento del ruolo delle donne nella società
Una giornata scolastica particolare si è vissuta venerdì 24 maggio presso il Liceo “Marco Terenzio Varrone” di Cassino, una giornata organizzata da un team di docenti e studenti che hanno voluto dedicarla ad un tema particolarmente attuale e scottante, la parità di genere e il riconoscimento del ruolo delle donne nella società. Hanno fatto ricerca, riflettuto, si sono confrontati anche con persone specializzate, letto testi impegnati sul tema e sfogliato giornali pieni di fatti di cronaca nera di violenze sulle donne ed hanno confrontato passato e presente. Tutto ciò è stato il frutto di un percorso di orientamento formativo, “Generi diversi, stessi diritti”, svolto nel corso dell’anno scolastico dalle classi quarte dell’istituto, con giornate di orientamento a scuola in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia, Direzione Territori del Lazio, società specializzata in tale campo. In una scuola in cui la presenza femminile supera quella maschile, si è dato spazio alla prevenzione e all’informazione, perché i sogni e i desideri delle donne possano volare liberamente, come farfalle.
La Panchina rossa e il Posto occupato
La manifestazione ha preso avvio all’esterno, davanti all’ingresso principale della scuola, dove nei giorni scorsi è stata collocata una panchina rossa, donata alla scuola dal Comune di Cassino. Dopo una breve presentazione a cura di uno studente, ha preso la parola l’Assessora Concetta Tamburrini, che ha sottolineato la valenza culturale dell’iniziativa: Panchine Rosse è un progetto culturale, sociale, comunitario, che mira a visualizzare la lotta per la consapevolezza, l’informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione contro la violenza di genere e il femminicidio. L’Assessora ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione Comunale in iniziative quali la Casa Rifugio “Essere libera”, inaugurata il 26 novembre 2020, e lo sportello antiviolenza divenuto ormai un vero e proprio centro: due sono gli obiettivi concreti: assistenza e prevenzione alle donne vittime di violenza”. Entrando nell’atrio dell’istituto, studenti, docenti e ospiti si sono fermati davanti al “Posto occupato”, una sedia vuota, a ricordo di ogni donna abusata, di ogni vita spezzata: un monito silenzioso, una voce per chi non ha più voce. Il “Varrone”, infatti, ha aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione sociale contro la violenza sulle donne “Posto occupato”.
Gli interventi
La manifestazione è proseguita, poi, nell’auditorium della scuola: la Dirigente Scolastica, prof.ssa Teresa Orlando, dopo aver rivolto i saluti ed un cordiale benvenuto a tutti gli ospiti, nel suo intervento ha sottolineato che la promozione della parità di genere, la prevenzione della violenza e il sostegno alle vittime sono obiettivi chiave nel contesto del dibattito politico e culturale italiano, ineludibili anche per la scuola, principale agenzia educativa e formativa. Alla scuola, infatti, ha precisato la Dirigente, spetta il compito di promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità, contrastando qualsiasi forma di violenza e di discriminazione. Dopo la proiezione di un interessante e ricco video realizzato dagli studenti, la giornata è stata arricchita dalla presenza di tanti ospiti: la Prof.ssa Fiorenza Taricone, Ordinaria di Storia delle dottrine politiche e di Pensiero politico e Questione femminile dell’Università cassinate, che ha ribadito che oggi è divenuto quanto mai necessario far conoscere alle nuove generazioni “cosa è accaduto nella società civile e politica rispetto alla differenza di genere”, che ha tratteggiato sul piano storico, sociale e umano da par suo; la prof.ssa Alessandra Zanon, Delegata del Rettore per la Disabilità ed il Supporto Psicologico per il CUDIR, Centro Universitario Disabilità, Inclusione e Ricerca dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha affrontato il tema delle asimmetrie linguistiche, evidenziando come la comunicazione sia oggi il “luogo” privilegiato, nel quale si esercita la violenza, si pratica la discriminazione e si incita alla disparità; la dott.ssa Cosima Delia di Sviluppo Lavoro Italia, che ha ricostruito il percorso formativo svolto in collaborazione col Gruppo Infordata, con il Centro Antiviolenza Kalimess di Cassino, con l’Associazione Risorse Donna – Casa Rifugio di Cassino, col consorzio Parsifal di Frosinone; Sara Pietrobono, presidente della Cooperativa Stile Libero, di cui ha illustrato le finalità: un ente che entra quotidianamente in contatto diretto con i bisogni, le emozioni, i pensieri di ogni fascia di età, rilevando spesso la necessità di intervenire con una “educazione alle differenze” in grado di esplorare e affrontare tematiche quali i condizionamenti sociali, l’interiorizzazione delle norme, gli stereotipi, le discriminazioni, la libertà dei diritti; le dott.sse Serena Di Carlo e Raffaella Tammelleo, dell’Associazione Risorse Donna – Casa Rifugio “Essere libera”, che hanno ricordato ai presenti che il servizio specializzato offerto dalla Casa si fonda su una metodologia dell’accoglienza, basata su un approccio di genere e sui principi della Convenzione di Istanbul. Un momento particolarmente toccante è stata la testimonianza di una donna ospite in passato della Casa Rifugio: il racconto toccante di una vita vissuta tra offese, violenze, denigrazioni quotidiane, minacce, si è trasformato in un monito per tutti, in modo particolare per le studentesse, a non sottovalutare mai i primi segnali della violenza, in qualunque forma essa si presenti, a credere che uscire dalla violenza, per una donna, è possibile grazie soprattutto all’importante lavoro delle reti antiviolenza. Presenti in auditorium anche la dott.ssa Silvia Trobbiani, la dott.ssa Aurora Maragni, il dott. Massimo Lacidogna del Gruppo Infordata, che nel corso dell’anno scolastico hanno incontrato gli studenti, per parlare della certificazione di genere come strumento per favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale; la dott.ssa Maria Colafrancesco del Centro per l’Impiego di Frosinone. La mattinata si è conclusa con l’illustrazione dei lavori svolti dagli studenti, che hanno previsto anche l’uso di tecnologie immersive.
Adriana Letta e Gabriella Sabatini