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Il Corteo e la Fiaccola

Accesa a Cassino la Fiaccola “Pro Pace et Europa una”, accompagnata dal Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti”

 

Ancora una giornata, sabato 18, oltremodo significativa del Marzo Benedettino: nella mattinata la cerimonia dell’arrivo della Fiaccola e della lettura del Messaggio di Pace si è svolta in abbazia, in una cornice di incomparabile bellezza che ha fatto da sfondo scenografico alla manifestazione; nel pomeriggio è stata la città di Cassino ad ospitare la Fiaccola “Pro pace et Europa una”, con le delegazioni delle città gemellate nel nome di Benedetto, Norcia e Subiaco, presenti con i loro sindaci, i loro cortei ed i loro atleti tedofori.

In Piazza Corte, davanti alle autorità allineate dinanzi al portone della Chiesa Concattedrale, si sono schierate le varie componenti dei Cortei storici in costume d’epoca, uscendo dalla Curia e andando a prendere posizione. Il Corteo “Terra Sancti Benedicti”, della città ospitante e perciò al completo, ha colorato via via la piazza, con i suoi stendardi, con i nobili nei costumi preziosi e raffinati, con i tamburini che marcavano i tempi e gli ingressi a suon di musica, con le popolane, dai costumi più sobri e modesti ma resi vivaci dai fiori, i tamburelli e le ceste con cui hanno anche danzato, con i militi, che con piglio serio e severo si mostravano pronti all’obbedienza agli ordini perentori. Ed è stata la milizia, per l’appunto, ad offrire il primo spettacolo con il rito pittoresco e impressionante del giuramento di obbedienza e fedeltà al Santo Patrono. Altro rito storico rievocato è stato quello della Benedizione delle Panelle, per ricordare l’accoglienza e l’offerta di beni che il popolo riceveva dai monaci dell’abbazia: è stato il nuovo Abate di Montecassino, Dom Luca Fallica, a benedire le panelle portate in grandi ceste dalle popolane e subito distribuite al popolo, alle persone del pubblico.

Poi il Corteo ha sfilato per le vie della città per recarsi in piazza De Gasperi, non solo per mostrarsi al pubblico ma per un altro momento forte e significativo: l’arrivo della Fiaccola benedettina, portata dai tedofori del Cus Cassino e, a turno, di Norcia e di Subiaco, davanti al Monumento ai Caduti per accendere il braciere, a significare che la fiamma del desiderio di pace e concordia tra i popoli, trasmessa da San Benedetto, Patrono di Cassino e dell’Europa, continua ad ardere sempre nel cuore di tutti noi. Ed è stata data lettura del Messaggio di Pace alle nazioni e al mondo, come si è fatto ogni anno, ma in questo momento storico più che mai attuale e urgente. La Banda musicale Don Bosco, diretta dal M° Marcello Bruni, ha come sempre efficacemente sottolineato con le sue note la solennità del momento.

Tutto questo, insieme allo sfilare del Corteo, alle danze e musiche medievali con indovinate coreografie a tema, unitamente alla consapevolezza gioiosa di poter riprendere in tutto e per tutto i festeggiamenti dei Giorni di San Benedetto dopo la pandemia, ha contribuito fortemente a rafforzare l’identità di popolo, il legame inscindibile con il passato e la devozione al Santo Padre Benedetto.

Domenica 19, in piazza Labriola, altra manifestazione, con la rievocazione del Placito che ha dato inizio all’uso scritto della lingua italiana e festa-spettacolo in piazza a cura di MagiKaMente.

Martedì 21, Solenne Pontificale con il Card. Leonardo Sandri, la mattina alle 10,30 a Montecassino e nel pomeriggio alle 17,00 a Cassino nella Chiesa Concattedrale.

Adriana Letta