Al grande pittore cassinate, testimone della tragedia bellica, un grande riconoscimento dalla Città e dai giovani
Lunedì 18 ottobre si è svolta la cerimonia di intitolazione del Liceo Artistico di Cassino al valente artista cassinate Vittorio Miele, iniziativa promossa nel dicembre 2020 in occasione del 50° anniversario della fondazione del Liceo. Allo scoprimento della targa all’ingresso dell’istituto, erano presenti, oltre alla famiglia, le autorità, il Prefetto Ignazio Portelli, il Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo Gerardo Antonazzo, l’Abate di Montecassino dom Donato Ogliari, il sindaco di Cassino, Enzo Salera, la Dirigente scolastica prof.ssa Licia Pietroluongo, insegnanti e studenti, fieri di poter avere d’ora in poi un’identità così ben marcata. Significativamente la targa riporta, sotto alla scritta, l’impronta di una mano con le cinque dita aperte, opera eseguita nel 2020 da una studentessa, Stefania Ciocca, per celebrare gli anni dalla nascita del Liceo nel lontano 1970, che al tempo stesso indica il numero 50 e – nel riprodurre al centro un’opera del pittore – l’impronta che lo stesso artista Vittorio Miele ha lasciato alla scuola e alla città. Un’eredità artistica e umana da conservare e far fiorire, un “simbolo di speranza e di miglioramento”. Oggi è stato – hanno dichiarato alcuni studenti – un momento di gioia, un nuovo inizio e segna una nuova rinascita. Il Liceo Artistico in tutti questi anni è stato spesso protagonista con iniziative nel territorio del cassinate ed ha collaborato con le istituzioni e gli enti locali, grazie al talento degli studenti, eredi anche del senso civico del Maestro. Dopo lo scoprimento della targa, è stata inaugurata la Mostra “Vittorio Miele, appunti grafici“, che le autorità ed i presenti hanno potuto visitare.
L’intitolazione a Vittorio Miele, scomparso nel 1999 all’età di 73 anni, è il dovuto riconoscimento della Città a un uomo e ad un artista di grande valore, che visse la tragedia della guerra, in cui morirono il padre, la sorella ed in seguito, per le ferite riportate, anche la madre, e la città con tutto il suo territorio e la sua abbazia, furono ridotte in macerie. Esperienze terribili che si sono impresse nel suo animo come un insuperabile tormento interiore influenzando la sua arte e facendolo diventare uno degli artisti italiani più profondi e significativi del secolo scorso, dal tratto innovativo, crudo e in grado di trasmettere forti emozioni; è stato il primo che negli anni ’80 e ‘90 ha fatto recuperare la memoria storica della tragedia della guerra che con lutti e distruzioni immani ha crudelmente segnato Cassino e l’intero territorio.
La sua figura di artista noto in Italia e nel mondo, amico di Umberto Mastroianni, Alfredo Bonazzi, Kolja Mičević e Pietro Annigoni, di Duccio Trombadori che lo definì “il poeta del silenzio”, era stata ricordata due giorni prima, sabato 16, in un convegno svoltosi nella corte del Palagio Badiale e coordinato dalla prof.ssa Teresa Murri, con interventi della Dirigente scolastica Licia Pietroluongo, dell’Abate di Montecassino Donato Ogliari (il Museo di Montecassino custodisce la sua opera “Il Cristo”), degli amici Giovanni Fontana, Giuseppe Varone ed Elmerindo Fiore e di studenti del Liceo Artistico. E’ stato ricordato che alcune sue opere sono oggi esposte presso il Museo della Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino, che a Frosinone, città dove ha vissuto molti anni della sua vita, gli è stata dedicata una scuola dell’infanzia statale e che nel gennaio 2020, a venti anni dalla scomparsa del pittore, è stata inaugurata presso l’Università di Cassino e del Lazio meridionale la Donazione Vittorio Miele, trenta dipinti e grafiche della serie “Testimonianza”, realizzati a metà degli anni ’80 del secolo scorso, donati dalla sua famiglia. Non sono mancati alcuni intermezzi musicali offerti da Giorgia Gaudino al violino e Francesco D’Acunto alla tastiera.
Adriana Letta