La circostanza è stata occasione di “riflessione per chi va alla ricerca delle proprie radici”
Il giorno 29 ottobre la comunità di Civitella Roveto ha accolto con immensa gioia il neo-sacerdote Don Danilo Messore che, su invito del nostro parroco don Franco Geremia, è venuto a celebrare la santa Messa nella nostra Chiesa parrocchiale, regalandoci momenti di grande emozione.
La sua ordinazione, avvenuta solo da pochi giorni nel Santuario di Maria Santissima di Canneto, sotto lo sguardo dolce e materno della Madonna Bruna, ha una forza evocativa ed emotiva capace di rompere anche gli schemi più rigidi di chi ha deciso di poter fare a meno di Dio.
In queste occasioni, per quanto siano mutati gli stili di vita, in ogni cuore si apre un varco per la riflessione e, inconsapevolmente, si va alla ricerca delle proprie radici, della propria identità cristiana.
Un sacerdote novello che si appresta a celebrare l’Eucarestia è una nuova voce narrante che, mentre ripercorre il sacrificio di Cristo sul Calvario, seduce lo sguardo e il cuore di tutti i presenti, entra nella storia personale di ciascuno e, come un filo che si dipana, corre a portare la gioia del Cristo Risorto.
Ogni nuovo sacerdote è un dono di Dio, è la fede che si rinnova e si ammanta di toni profondi e sublimi, dove ogni uomo può trovare la propria dimensione.
Tutti coloro che ricevono e rispondono alla “chiamata” sono persone serene e gioiose, perché Dio è amore, è luce, è misericordia infinita. Negli occhi di Don Danilo, infatti, abbiamo letto la sua grande riconoscenza al Signore per averlo scelto. Nell’omelia, poi, ci ha rivelato la sua devozione per il nostro patrono San Giovanni Battista e questa sua confessione ha contribuito ad accrescere la nostra simpatia nei suoi confronti.
Che il Signore benedica il suo Ministero, affinché possa essere un seminatore di speranza e di pace, un apostolo gioioso e generoso.
Rita Pace