Settanta membri della sottosezione SCAP Nord e Sud dell’Unitalsi hanno partecipato all’udienza che Papa Francesco ha concesso in aula Paolo VI a 4000 membri dell’associazione, di cui 1.350 ammalati e disabili, dedita all’ accompagnamento dei malati a Lourdes e nei santuari internazionali a 120 anni dalla fondazione.
I presenti si sono preparati ad accogliere il Pontefice recitando il Santo Rosario guidati dall’Assistente Nazionale Rocco Pennacchio davanti alla Statua della Madonna di Lourdes. L’effigie esposta in Aula, utilizzata per le processioni aux flambeau, è giunta dalla Francia per la Peregrinatio Mariae, un pellegrinaggio iniziato ad ottobre che si concluderà a marzo del prossimo anno dopo aver toccato tutte le sezioni regionali di tutto il Paese.
Sua Santità, nel cogliere l’essenza del carisma dell’ ente voluto da Giovanbattista Tomassi e nel ringraziarne con calore gli aderenti ha sottolineato che esso è parte di una Chiesa che sa accompagnare, una Chiesa che sa prendersi cura dei più deboli, una Chiesa che sa annunciare il Vangelo nella carità operosa.
Ha affermato “ Non stancatevi di andare controcorrente in un mondo che, in nome del benessere e dell’efficienza a tutti i costi, emargina e scarta. Vi incoraggio nel vostro prezioso servizio, e lo faccio riferendomi ai simboli che avete posto nel logo dell’anniversario: il bastone e i sandali, segni del pellegrino, e la Vergine. Un invito a custodire lo spirito del pellegrinaggio, animato dal Vangelo, e a tenere lo sguardo su Maria”
E allora il presidente nazionale dell’ Unitalsi Rocco Palese, nel ringraziare il Santo Padre a chiusura dell’incontro in Sala Nervi, ha riaffermato l’ impegno di tutta l’associazione a parlare il linguaggio della carità guardando alla Vergine.
E la Vergine è stata al centro delle letture della Santa Messa celebrata dalla Basilica di San Pietro presso l’altare delle Confessioni celebrata da Mons. Rocco Pennacchio, assistente nazionale Unitalsi, e dai tanti sacerdoti giunti a Roma per l’udienza con il Santo Padre.
La lettura biblica tratta dal libro di Isaia, come sottolineato da Mons.Pennacchio, ci parla della paviditá di Acaz che, esortato da Isaia a chiedere un segno, per non fare, per non sapere sostiene, “Io non chiederò, e non metterò il Signore alla prova”. E Isaia gli risponde profetizzando:”Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” Con “almah”, ha spiegato il Monsignore, intendeva la regina che avrebbe presto concepito e partorito un figlio ma come non pensare a Maria, quella ragazza che, come i presenti hanno ascoltato dal Vangelo di Luca, accoglie l’annuncio senza riserve e senza calcoli e offre la propria carne perché il Verbo si faccia carne.
E così l’ esortazione di Mons. Pennacchio ad essere felici non nonostante la fragilità ma nella fragilità ricorda che la essa è dimensione costitutiva dell’ uomo ma non lo priva della possibilità di fiorire, ricevere e offrire aiuto.
E allora I membri della Sottosezione sono tornati a casa riconfermati nella loro appartenenza e grati dell’ aiuto mutuo che sperimentano e luminosi dei sorrisi degli altri aderenti di tutta Italia che hanno potuto conoscere o ritrovare.
E il camminare insieme continua: da domenica 17 a martedì 19 dicembre la statua della Madonna Pellegrina sarà nella nostra Diocesi, il 18, alle ore 17.30 il Vescovo Antonazzo presiederà in Santa Restituta a Sora la celebrazione eucaristica per festeggiarne la presenza fra noi.
Annalisa Gabriele