Il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Pietro, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente emerito della Fabbrica di San Pietro, ha fatto ritorno a Civitella Roveto in occasione dell’apertura delle Sante Quarantore, domenica 19 febbraio.
Sua Eminenza, cittadino onorario del centro rovetano, ha presieduto due celebrazioni eucaristiche, la prima nella parrocchia della Santissima Trinità di Meta e la seconda nella parrocchia di San Giovanni Battista a Civitella, alla presenza del parroco Don Franco Geremia e di Don Alberto Mariani, delle autorità civili e religiose e di numerosi fedeli.
«Dio è Amore!» questa l’affermazione con cui si è aperta l’edificante e profonda omelia serale del Cardinale. Sua Eminenza ci ha invitati così a riflettere sulla nostra condotta da cristiani in quanto figli di un amore caritatevole e misericordioso, incalzandoci a pensare se con le nostre azioni e i nostri comportamenti siamo testimoni di quell’amore che ci ha generato.
Tante sono state le prove di vite esemplari e condotte cristiane che hanno dimostrato fino alla morte l’amore verso il prossimo. Tra tutti, in primo luogo, la breve esistenza di Santa Maria Goretti che a soli dodici anni riuscì a perdonare il suo assassino, desiderando, addirittura, di vederlo con lei in Paradiso, oppure la testimonianza di Santa Teresa di Calcutta che con il suo instancabile servizio tra i più miseri e reietti inspirò un giornalista americano ateo, insieme alla moglie, alla conversione cattolica.
A conclusione della sua riflessione Comastri ha ripetuto l’invito del Vangelo: «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano». Aggiungendo che questa è la novità cristiana, la differenza cristiana. Pregare e amare: ecco quello che dobbiamo fare. Il Signore ci chiede il coraggio di un amore senza calcoli perché la misura di Gesù è l’amore senza misura.
Alessandra Sciarra
Foto Mauro Facchini