L’accoglienza, la fraternità, il dialogo, l’incontro, la conoscenza, la gioia aiutano ogni cristiano e rappresentano una dimensione importante, necessaria a ciascuno, che bisogna saper edificare e costruire con qualità e consapevolezza. Questo il messaggio del Vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo, che ha aperto, a Civitella Roveto, la ventesima edizione di “Lungo le Antiche Rue”, la manifestazione enogastronomica che, dopo i due anni di pausa causati dalla pandemia, è tornata a ospitare decine di migliaia di visitatori.
Alla Santa Messa, concelebrata dal parroco Don Franco Geremia, hanno partecipato anche il primo cittadino di Civitella, Pierluigi Oddi e l’amministrazione comunale, i sindaci degli altri paesi rovetani, il neosenatore Guido Quintino Liris, il vicepresidente del consiglio regionale abruzzese Roberto Santangelo e il consigliere regionale Mario Quaglieri.
Antonazzo, nel corso della celebrazione, ha ricordato il valore sociale e comunitario del progetto e ne ha enfatizzato il significato più profondo. Ha infatti sottolineato il carattere del corpo ecclesiale che può vivere anche come corpo sociale, indicando le parole dell’apostolo Paolo che esorta i cristiani a comportarsi con umiltà, mansuetudine, pazienza, sopportandosi a vicenda con amore. Una manifestazione, quindi, che acquisisce il carattere dell’aggregazione e diviene socialmente significativa perché fa sentire i fedeli non solo corpo di Cristo in chiesa, ma anche corpo sociale lungo le strade, negli incontri e nelle attività che intrecciano legami e vincoli, in un tessuto di fili tenuti insieme da coesione e sintonia.
Foto di Mauro Facchini e Benedetto Di Pietro