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Il vescovo Antonazzo a Rendinara per la festa di Sant’Ermete

Il vescovo della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo, ha celebrato a Rendinara, frazione di Morino, la Santa Messa in occasione della festa patronale di Sant’Ermete.

Riportiamo di seguito la testimonianza di uno dei fedeli presenti:

“Racchiudere in poche parole un’omelia di un Vescovo e la storia-leggenda di un santo vissuto oltre dieci secoli fa, è un’impresa ardua se non addirittura impossibile. Cercherò per questo motivo di essere sintetico il più possibile, consapevole che la vita di Sant’Ermete è stata già da me ampliamente illustrata su un libro scritto di recente.

Partiamo dalla Omelia. A mio avviso è stata di una caratura di altissimo livello, visto lo spessore del personaggio che l’ha pronunciata. Il suo alto profilo carismatico, accompagnato dai suoi modi semplici e coinvolgenti nello spiegare le cose, ha fatto sì che il popolo che gremiva la chiesa capisse il significato delle sue parole. Durante il suo discorso ha esortato i fedeli presenti a compiere azioni di bene verso il prossimo, perché il bene porta il bene e pace interiore, al contrario il male vendetta e odio.

Per raccontare poi la nostra festa non basterebbe una sola pagina di giornale, e non basterebbe un libro intero per spiegare il legame tra Sant’Ermete e il popolo rendinarese. Si tratta di un turbinio di emozioni, che va dal timore alla devozione profonda e gentile verso il nostro Santo Patrono. A lui, noi rivolgiamo le nostre preghiere:

Nel sorriso oppur nel pianto,

nella gioia o nel dolor.

Tu ci assisti, o Ermete Santo,

Santo nostro protettor.

Qualcuno sostiene che Sant’Ermete non abbia fatto un miracolo evidente, ma ognuno di noi e le generazioni passate, hanno nel cuore e nella mente la certezza che dall’altra parte c’è qualcuno che ascolta e consiglia, e questo per tutti noi è il vero miracolo.

Rendinara ha dato i natali a tre grandi prelati, ovvero: Monsignor Alfonsi Amleto, Monsignor Giovanni D’Ercole, Padre Davide Falcione, intervallato da un altro grande parroco (non nativo di Rendinara) Don Cesidio Cardarelli, scrittore e autore di molte poesie, che è riuscito a rimanere nel nostro paese per ben ventitré anni.

Questi quattro prelati rappresentano l’emblema di Rendinara per la loro devozione verso il Santo”.

Giuseppe Di Battista

Foto di Mauro Facchini