Oggi il vescovo Antonazzo ha conferito il Sacramento della Confermazione a diciotto giovani della Parrocchia di San Giovanni Battista in San Giovanni Incarico.
Alle ore 11 di oggi è iniziata la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Gerardo Antonazzo. Hanno preso parte alla celebrazione il parroco don Jorge Vargas e il diacono don Florin D’Amata, mentre il servizio liturgico è stato curato dal gruppo liturgico e dai catechisti.
Dopo la lettura della Parola di Dio i ragazzi hanno pronunciato il loro “eccomi”, pronti a intraprendere il cammino di testimonianza quali seguaci di Gesù, Via che conduce al Padre.
Terminato questo primo momento il parroco don Jorge ha presentato i diciotto giovani cresimandi al vescovo Antonazzo illustrando, brevemente, il loro percorso centrato sul servizio missionario di una Chiesa in cammino.
Dopo l’intervento del Parroco ha preso la parola il Vescovo che ha interrogato i candidati sulla volontà di ricevere il Sacramento. Subito dopo il vescovo Antonazzo ha tenuto l’omelia, durante la quale ha richiamato “alla concretezza, ripudiando ogni forma di cecità”, cioè l’incapacità di vedere le cose così come sono per non perdere la Fede, “luce del cuore che ci fa comprendere il vero senso della vita”.
Ha poi evidenziato come le diverse forme di egoismo, come “il narcisismo e l’autireferenzialismo”, riescano ad offuscare quella luce che conduce a Cristo. “Una luce necessaria per non imboccare vicoli cechi, punti di non ritorno”.
Un vero e proprio invito, quello del presule, a togliersi di dosso tutte quelle inutili incrostazioni che coprono i valori della vita per costruire, in modo concreto, una comunità nella quale tutti, senza esclusione, abbiano quale punto di riferimento il Risorto, unica vera luce che illumina il cammino dell’umanità.
Solo così ogni forma di impegno può essere davvero produttiva, proiettandoci verso l’unico vero maestro: il Cristo.
Questo è quanto emerso dalle parole di monsignor Antonazzo, un invito a percorrere un nuovo cammino di vita con gli occhi aperti, per essere nel nostro tempo testimoni credibili del Vangelo di speranza.
Terminata l’omelia il presule ha dato inizio al rito della crismazione, un momento emozionare per tutti nel quale si è rinnovata la Pentecoste.
È stata una grande festa per la comunità che si è riunita per celebrare, nel rispetto delle norme anti Civid-19, la conferma delle promesse battesimali per iniziare un nuovo cammino missionario che vedrà impegnati i diciotto figli di Dio che hanno risposto “eccomi” alla chiamata di Gesù, per essere autentici testimoni del Vangelo.
Gaetano Battaglini