Cassino, celebrazione nella chiesa di S. Antonio in preparazione alla Pasqua per l’ITIS “Majorana”
Ponti comunicativi tra Chiesa e nuove generazioni
Quante volte abbiamo visto scolaresche andare in chiesa per il “Precetto pasquale” con quella contentezza data soprattutto dal fatto di poter uscire dall’aula e saltare ore di lezione… È innegabile. Eppure il martedì della Settimana Santa abbiamo visto la chiesa di S. Antonio a Cassino riempirsi di una folla sorridente di giovanissimi, gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” della città. Erano venuti per una Celebrazione pasquale presieduta dal Vescovo Gerardo Antonazzo ed erano gli alunni di Don Francesco, attivo nella Parrocchia e loro insegnante di Religione. Già molte volte, in passato, gli studenti dell’ITIS hanno collaborato con la parrocchia, si sono dati sempre molto da fare per raccogliere aiuti umanitari, lavorando alla raccolta e alla confezione di pacchi-dono per i bisognosi, che fossero del territorio o lontani, come in Ucraina o in Turchia e Siria. Lo slancio e la generosità di questi ragazzi è ormai cosa nota. E così è stato anche per questa occasione: non si facevano trascinare di malavoglia, ma erano attivi e propositivi, come pure i loro docenti accompagnatori. Il Vescovo Gerardo, ben lieto di accogliere l’invito, ha parlato loro senza alcun distacco, anzi con prossimità, tanto che per l’omelia è volentieri sceso dal presbiterio e si è posto davanti ai ragazzi, con simpatia ed empatia. Commentando la pagina del Vangelo del giorno, che parlava dell’Ultima Cena, ha condotto una riflessione sull’atteggiamento di Giuda, che tradisce Gesù ed è pronto a consegnarlo a coloro che lo metteranno a morte, e quello di Pietro che, pur dichiarandosi pronto anche a dare la vita per Gesù, poco dopo, per paura, lo rinnegherà. Ebbene, ha osservato, queste cose possono capitare anche a noi, nelle relazioni con amici e compagni di scuola: sta a noi restare fedeli alla nostra coscienza oppure chiuderci nel nostro egoismo opportunistico e nelle nostre insicurezze e paure, senza reagire, anzi assoggettandoci al male. Il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro sono dei rischi che corriamo anche noi nella nostra vita spirituale.
Un’atmosfera davvero cordiale e amichevole si è stabilita da subito fra tutti. Al termine Don Francesco ha letto questo bellissimo messaggio di ringraziamento al Vescovo: «Eccellenza reverendissima, grazie per la sua presenza in questa nostra comunità parrocchiale che oggi ha allargato le sue braccia per accogliere un’altra comunità, quella scolastica dell’ITIS in cui ho la gioia di spendermi nelle attività didattiche e nell’amicizia con alunni e docenti che con me condividono la bellezza di educare le nuove generazioni. Ringrazio il Dirigente scolastico, il Prof. Merino, che ha subito accolto positivamente l’iniziativa di questa celebrazione in preparazione alla Pasqua per far sì che alla formazione degli studenti non manchi la dimensione spirituale. Ai nostri ragazzi ho pensato di regalare un piccolo segnalibro con su scritto: Dio ti ama per ciò che sei. Credo sia il messaggio migliore da comunicare ai nostri ragazzi in quanto l’esperienza didattica mi ha fatto comprendere che è necessario creare ponti comunicativi con le nuove generazioni in modo da far percepire che Cristo e la Chiesa non sono lontani da loro ma che la parola e l’amore di Gesù possono aiutarli a scoprire le qualità più belle del loro giovane cuore. Grazie a tutti e fin da ora buona Pasqua di Resurrezione, con l’augurio di trasformare la nostra vita in un inno di gioia a Colui che ha donato la sua vita per noi». Il Vescovo, commosso e contento, ha risposto apprezzando molto tutto ciò che era stato detto e notando come questa bella esperienza celebrativa mostra che si può gettare un ponte tra la Chiesa e le comunità scolastiche per una sinergia educativa. La Chiesa è vicina ai giovani, ha molto a cuore la loro vita e formazione. Infatti, tra auguri e regali, è stato lui stesso a consegnare i segnalibri a tutti gli studenti, in un clima gioioso di festa e di amicizia decisamente pasquale.
Adriana Letta