La Parrocchia di S. Pietro Apostolo a Cassino rende onore alla Madre, Aiuto dei cristiani
Preceduta da un Triduo di preghiere, è giunta il 24 maggio, la festa della Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, festeggiata a Cassino nella chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo, di tradizione salesiana. La Messa serale è stata presieduta dal Parroco, Don Nello Crescenzi, in modo solenne, accompagnato dai canti e con una vasta partecipazione di fedeli.
Nell’omelia Don Nello ha spiegato l’origine storica di tale festa. Fu papa Pio VII, convinto che proprio le preghiere del popolo alla Vergine avessero compiuto il “miracolo” della sua liberazione, ad istituire la festa il 15 settembre 1815 e a fissarla al 24 maggio per ricordare il suo rientro trionfale a Roma, il 24 maggio 1814 (l’anno prossimo saranno 210 anni), in seguito alla prigionia sotto Napoleone a Fontainebleau. Originariamente la festa era limitata alla Chiesa di Roma, ma presto fu adottata anche dalle diocesi toscane, nel 1816, e successivamente si estese alla Chiesa universale. Uno dei più devoti al culto della Madonna Ausiliatrice fu San Giovanni Bosco, il santo dei giovani, che fece erigere la basilica di Maria Ausiliatrice nella città di Valdocco e affidò tutta la famiglia salesiana, con i vari istituti e congregazioni, a Maria Ausiliatrice. Tanto che ancor oggi si celebra Maria Ausiliatrice in tutte le case salesiane.
D’altronde, fin dai primi tempi del cristianesimo la Madonna è stata considerata come la mediatrice perfetta tra Dio e gli uomini. Fu lo stesso Gesù a indicarla come madre di tutta l’umanità, nel momento in cui assisteva impotente alla sua crocifissione. Perciò è considerata non solo la madre di tutti i cristiani, ma anche la consolatrice degli afflitti, il rifugio dei peccatori, l’aiuto dei cristiani. È lei che è porta all’attenzione del Signore le preghiere e i dolori dei suoi figli, proprio come farebbe una madre amorevole. Interviene, come si vede nell’episodio di Cana appena proclamato, proprio quando Dio sembra non intervenire o rispondere alle preghiere, ma quando la preghiamo, dobbiamo ascoltarla, ci dice di fare quello che il Signore comanda. Il che significa innanzitutto pregare, meditare la parola di Dio, accostarsi ai Sacramenti e amare gli altri. Dio sa di che cosa abbiamo bisogno e interviene su sollecitazione di Maria, non dobbiamo insegnare noi a Dio cosa deve fare! Maria è davvero l’Aiuto dei cristiani.
Prima della benedizione finale, c’è stato un momento speciale di preghiera e di omaggio a Maria: il celebrante le ha offerto l’incenso, i bambini del catechismo fiori e canti.
Adriana Letta