E’ diventato un appuntamento irrinunciabile, per la Chiesa universale e locale, quello della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, dal 18 al 25 gennaio, compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo. Fu avviata ufficialmente dal reverendo episcopaliano Paul Wattson a Graymoor (New York) nel 1908 come Ottavario per l’unità della Chiesa, auspicando che diventasse pratica comune e così è stato nel tempo. Dal 1968 una Commissione congiunta (protestanti, ortodossi e cattolici) propongono temi e testi per la preghiera.
Quest’anno il tema è “Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso”. L’immagine-simbolo è la parabola del buon Samaritano, che da sempre ci mette in discussione e ci pone interrogativi sul nostro essere cristiani nel profondo e con coerenza.
Giovedì scorso, presente anche il Vicario di Zona, don Giuseppe Basile, ci siamo ritrovati in Sala Agape con una rappresentanza della Comunità Evangelica Battista ed insieme abbiamo pregato, cantato, lodato e ringraziato il Signore, confessato il peccato e chiesto perdono, riflettuto sulla Parola, che con Abramo ci invita all’accoglienza e con il Samaritano ci sollecita a fermarci e a chinarci sul malcapitato, a soccorrerlo e prestargli ogni cura, pagando di persona. L’omelia di don Alfredo e il sermone del Pastore Vittorio Pallagrosi sono state interiorizzate e divenute preghiera di intercessione, completate dal PADRE NOSTRO e dalla Benedizione finale. Ci siamo congedati con un invito reciproco: TUTTO QUELLO CHE POSSIAMO FARE INSIEME, FACCIAMOLO!