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Incoronazione della statua dell’Assunta 2024

Il solenne tradizionale Rito dell’Inchinata e dell’Incoronazione della venerata statua dell’Assunta

 

E non poteva essere diversamente: come vuole la plurisecolare tradizione di Cassino, il giorno della vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria SS.ma in cielo, larga partecipazione di popolo ha accompagnato e seguito il rito a cui è più attaccato: proclamare solennemente l’Assunta Protettrice della città e riconoscerLe, ponendole la corona d’oro sul capo, il ruolo di Regina amata e pregata. L’antica statua dell’Assunta è davvero un simbolo identitario, un punto di riferimento, un baluardo per ogni cassinate, discendente da cassinati o proveniente da altri luoghi e approdato a Cassino. Tutti amano Maria SS.ma Assunta in cielo e confidano in lei, particolarmente in quest’anno, che si è celebrato l’80° anniversario del ritrovamento quasi miracoloso della statua, rimasta sepolta tra le macerie della distruzione bellica. (Vedi qui)

Perciò, al di là delle polemiche che hanno turbato la città, al di là del caldo tropicale più forte che mai, al di là di ferie e vacanze, la gente si è mossa numerosa per non mancare a questo rito sacro.

Alle 11.30, all’inizio di Via del Foro sono giunte le due processioni, una con il Gesù Fanciullo, l’altra con l’Assunta, convergendo in quel punto, dove era stato sistemato il palco d’onore con i mariani colori azzurri. Di lato la tribuna delle autorità cittadine, consiglieri ed assessori, giunti con il Sindaco Salera; lungo i bordi della strada, il popolo, con mille telefonini alzati per immortalare i vari momenti. Emozionante, come sempre, il momento tanto atteso dell’Inchinata: i portatori della pesante statua della Madonna, nell’arrivare davanti a Gesù Bambino, già posizionato davanti al palco, , hanno fatto il gesto che avrebbe fatto Lei a suo Figlio: hanno per tre volte piegato le gambe in un inchino segno di devozione davanti al Figlio di Dio. Poi la statua è stata collocata ai piedi del palco, accanto al Bambino Gesù. Il Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, che presiedeva la celebrazione contornato da molti Sacerdoti, il parroco della Concattedrale Don Emanuele Secondi ed i parroci della città e di zone vicine, ha incensato le due statue e poi, salito sul palco, ha dato inizio alla celebrazione vera e propria, basata sulla liturgia della Parola in chiave mariana. Nella sua riflessione, ha voluto sottolineare che chiedere l’intercessione di Maria è giusto, ma non significa che ciò che chiediamo ci debba essere dato dall’alto senza il nostro impegno personale: è proprio attraverso l’assumersi le proprie responsabilità nelle varie situazioni, che possiamo e dobbiamo cercare di aiutare il prossimo e risolvere le circostanze difficili che possono esserci. Siamo persone e dunque esseri liberi e responsabili, non dei robot o delle bestie. Anche a livello di comunità deve essere così, Cassino “Città della Pace” deve esserlo e continuamente meritarlo, magari proprio grazie all’intercessione di Maria SS.ma Assunta che ci aiuti a costruire relazioni di pace, iniziative di pace, parole di pace.

È seguito il grande momento dell’Incoronazione, anche questo sempre atteso ed emozionante: il Vescovo ha preso dalle mani di Don Emanuele la corona d’oro, che era stata portata su un cuscino rosso da uno dei portatori della statua, e l’ha posta sul capo della Madonna: due bianche colombe, liberate come sempre da Tonino Comparone, hanno svolazzato nell’aria come un annuncio di pace e di bene, mentre spari pirotecnici sottolineavano l’importanza del momento e la gente applaudiva sentitamente.

Il rientro in chiesa in forma processionale, con la ricollocazione delle due statue al loro posto d’onore e la Benedizione, ha segnato la conclusione, insieme ai saluti dati e scambiati, di una mattinata importante. Così, grazie a molte persone che si sono impegnate in vari modi, la Tradizione è andata avanti anche in questo 2024. Grazie a Dio e grazie all’Assunta.

Adriana Letta