Il suo nome è indissolubilmente legato
alla diffusione dell’opera di letteratura religiosa di Maria Valtorta
Lutto nella comunità di Isola del Liri e per il mondo della cultura cattolica in diocesi. All’alba del 29 settembre ha concluso la sua feconda giornata terrena Emilio Pisani, stimato editore e autore di numerose pubblicazioni, fondatore nel 1985, con la moglie Claudia Vecchiarelli, scomparsa nel 2012, del Centro Editoriale Valtortiano (CEV), realtà da cui poi è nata anche la “Fondazione Erede di Maria Valtorta”. Il nome del dottor Pisani è infatti indissolubilmente legato alla pubblicazione e alla diffusione dell’opera di letteratura religiosa di Maria Valtorta, mistica del Novecento morta a Viareggio il 12 ottobre 1961, attualmente tradotta in 30 lingue e diffusa in 200 Paesi nel mondo. A tale impegnativo compito di evangelizzazione, Emilio ha praticamente dedicato quasi tutta la sua vita, con dedizione, competenza e passione, a servizio del Vangelo e della Chiesa. La produzione editoriale degli scritti della Valtorta, dei cui manoscritti originali il CEV divenne proprietario, affonda le radici all’inizio degli anni Cinquanta, quando la Tipografia Editrice Michele Pisani (padre di Emilio) stipulò un contratto di edizione di quell’opera proprio con la stessa mistica viareggina. L’impegno profuso in questa avventura portò Emilio e sua moglie Claudia ad essere negli anni l’anima di una intensa opera di animazione spirituale ad Isola del Liri, sempre all’interno della comunità di San Lorenzo martire, introducendo ed accompagnando nella vita di fede tante persone che ancora oggi proseguono quel cammino imperniato sulla parola del Vangelo. Non solo: lo stesso Emilio fu per diversi anni attivamente impegnato nell’Azione Cattolica, conosciuta nella sua comunità, divenendone anche presidente diocesano in quella che era ancora la chiesa di Sora, Aquino e Pontecorvo. Visse, da laico che amava la Chiesa e ne osservava attentamente i cambiamenti e ne rilevava le contraddizioni e i ritardi, la difficile e promettente stagione del Concilio Vaticano II, con le sue ricadute sulla Chiesa locale. Dotato di vasta e solida cultura, mai esibita però come tratto di superiorità ma anzi sempre celata dietro una sincera umiltà, Emilio possedeva anche una particolare capacità comunicativa riversata nei suoi tanti interventi a convegni di studio come pure nello stile della sua scrittura, elegante e curatissima, come attestano le numerose opere da lui pubblicate, relative soprattutto alla figura e all’opera della Valtorta, ma anche gli articoli di taglio giornalistico. La sua firma, tra l’altro, ha impreziosito anche la pagina diocesana domenicale di Avvenire tra anni Settanta e Novanta e il periodico mensile Il Vagabondo, con pezzi godibilissimi e in parte da lui raccolti nel libro del 2010 “Casa e chiesa. Fatti di chiesa vissuti in casa”. Tra le sue ultime interessantissime opere, maturate alla luce degli scritti della Valtorta, si segnalano “Una lettura delle parabole di Gesù” (2020) e “Il mistero di Giuda” (2021).
Nei giorni scorsi, saputo dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, anche il vescovo diocesano Antonazzo si era recato a dargli il suo personale saluto presso la sua abitazione che sorge proprio accanto al centro Editoriale Valtortiano. Le esequie di Emilio sono state celebrate la mattina di sabato 30 settembre nella sua amata chiesa di San Lorenzo martire, presiedute da Don Mario Santoro, già parroco di quella comunità, e concelebrate da alcuni sacerdoti amici, tra cui il parroco Don Alfredo Di Stefano.
Augusto Cinelli