Nel giorno di Natale inaugurato il Giubileo della Speranza nella Basilica di San Tommaso
“Il Mistero dell’Incarnazione del nostro Salvatore Gesù Cristo è per noi motivo di gioia profonda e speranza certa. In comunione con la Chiesa universale, mentre celebriamo l’amore del Padre che si manifesta nella carne del Verbo fatto uomo e nel segno della Croce, ancora di salvezza, apriamo solennemente il Giubileo per la nostra Chiesa di Sora Cassino Aquino Pontecorvo”. Sono le parole iniziali del vescovo Gerardo Antonazzo che ha presieduto nel giorno di Natale, grazie ad una concessione della Penitenzieria Apostolica per ragioni pastorali, dato che l’apertura dell’anno santo nelle diocesi è fissato, secondo quanto stabilito dalla bolla di indizione “Spes non confundit”, a domenica 29 dicembre, l’inaugurazione del Giubileo Ordinario della Chiesa cattolica nella Basilica Concattedrale di San Costanzo Vescovo e di San Tommaso d’Aquino in Aquino, designata quale chiesa giubilare insieme ad altri 4 luoghi della diocesi.
Le autorità civili e militari, insieme ad alcuni fedeli, hanno atteso l’arrivo del corteo religioso per il raduno sul sagrato della Concattedrale dove Mons. Antonazzo ha iniziato la solenne celebrazione pontificale con un suggestivo rito culminato con l’apertura della porta della Basilica. Quindi, impugnata la croce, ha aperto il pellegrinaggio di ingresso nella chiesa giubilare della Concattedrale di Aquino, gremita di fedeli per il suggestivo appuntamento, e, raggiunto il presbiterio, dopo aver incensato altare, croce e Gesù Bambino, ha proseguito la celebrazione con il canto del Gloria.
Durante l’omelia, sulla scorta della liturgia dell’aurora, ha fatto costante riferimento alla speranza, leitmotiv di questo Anno santo 2025. “Ci vuole la speranza cristiana, fondata sul Bambino di Betlemme, morto e risorto! La culla e la croce sono due simboli di debolezza: la prima di impotenza, la seconda di sconfitta. Ma sono segni di speranza di una redenzione certa, sicuramente non fondata sulle nostre forze o su calcoli dettati da interessi di parte.”
Prima del congedo, il parroco don Tommaso Del Sorbo ha avvisato l’assemblea che il Vescovo avrebbe impartito, a nome del Romano Pontefice, la benedizione papale con annessa l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli presenti alle consuete condizioni.
Al termine della celebrazione il Vescovo si è intrattenuto con le autorità per lo scambio degli auguri.
Andrea Marinelli
Foto: Pietro Caprio