Celebrazione intensa e partecipata, presieduta dal Vescovo Gerardo, la pioggia annulla la tradizionale processione col Santissimo
Sabato 10 giugno la Zona pastorale di Cassino ha vissuto la festa del Corpus Domini, con una Messa prefestiva vigiliare presieduta dal vescovo diocesano Gerardo Antonazzo e concelebrata da tutti i parroci della zona. Luogo dell’appuntamento è stato quest’anno la chiesa della Sacra Famiglia, la chiesa più nuova, della comunità parrocchiale con la storia più recente. Si era ben preparata, la parrocchia, ad accogliere i tanti che sarebbero intervenuti: fiori multicolori addobbavano l’esterno e l’interno dell’edificio sacro; anche un’infiorata davanti all’ingresso, all’inizio protetta da una copertura per salvarla da eventuale pioggia, visto che il tempo, bello al mattino, si era mostrato estremamente variabile. E infatti, puntualmente… la pioggia è iniziata esattamente quando la chiesa si andava riempiendo di fedeli accorsi da ogni parte. È intervenuto anche il Sindaco Salera, con il Gonfalone della città decorato di medaglia d’oro al valor militare. La processione introitale ha “osato” passare dalla porta esterna della cappella del Santissimo per poter entrare in chiesa dal portone principale: le prime gocce che hanno leggermente bagnato i celebranti sono subito dopo diventate un diluvio scrosciante, poi rallentando poi ricominciando…
La Messa è proseguita con grande partecipazione e raccoglimento dei presenti, tra i quali spiccavano l’Unitalsi con i suoi soci ed i loro protetti, ed i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con i loro mantelli neri e bianchi. Ad animare con maestria la liturgia, il Coro “San Giovanni Battista Città di Cassino”, diretto dal M° Fulvio Venditti.
Nell’omelia il Vescovo Gerardo ha ricordato con forza il significato del pane eucaristico e della Parola. Attenzione, ha detto, la Parola è quella che ci dà il vero nutrimento dell’anima e ci aiuta ad essere con Gesù, alla sua scuola. “Fare la comunione”, cioè andare davanti all’altare a ricevere l’ostia consacrata, se non vissuto consapevolmente, fa diventare quel pane “un oggetto”, che non può influire sulla nostra vita. Quello che ci fa crescere è “fare comunione” con Gesù, metterci in comunione con il suo mistero, con lui che ci comunica la sua vita ed illumina la nostra, nutre la nostra fede.
Al termine della Messa, il programma prevedeva che si formasse la processione solenne con il Santissimo che, attraverso un percorso prestabilito, giungesse presso la chiesa di San Giovanni Battista, davanti alla quale ogni parrocchia avrebbe allestito la sua infiorata e lì, in quel tripudio di fiori, con la solenne Benedizione Eucaristica, la processione si sarebbe conclusa. Invece, le condizioni meteorologiche, divenute decisamente avverse, hanno impedito che tutto si svolgesse come programmato. Perciò è stato annunciato il cambio di programma: si sarebbe restati in chiesa. Esposto solennemente il Santissimo, si è quindi svolta una breve Adorazione Eucaristica, guidata dal Vescovo e dal Vicario di Zona Don Nello Crescenzi, al termine della quale, dopo la reposizione dell’Ostia sacra nella cappella del Santissimo, l’assemblea si è sciolta. Quando i fedeli sono usciti dalla chiesa, è stata anche scoperta l’infiorata, un po’ sciupata dalla violenta pioggia, ma bella. Altre infiorate sono state realizzate nelle singole chiese, perché il maltempo non pensasse di aver vinto sulla buona volontà e creatività dei volontari infioratori.
Adriana Letta