Bambini e ragazzi della catechesi protagonisti nella celebrazione salesiana
In una comunità parrocchiale come quella di S. Pietro Apostolo in Cassino, rimasta salesiana nel cuore pur dopo tanti anni dall’ultimo parroco salesiano, la data del 24 maggio resta un appuntamento ineludibile e imperdibile: la festa di Maria Ausiliatrice, Auxilium christianorum. E’ “la Madonna di Don Bosco”, perché il fondatore dei salesiani la scelse come patrona della congregazione e ne promosse e trasmise la devozione. Per felice coincidenza, quest’anno, cadendo nel lunedì dopo Pentecoste, la festa si è fusa con quella, voluta nel 2018 da Papa Francesco, per celebrare Maria sotto il titolo di Madre della Chiesa. Così ha spiegato il parroco Don Nello Crescenzi ai fedeli presenti, e soprattutto ai bambini della catechesi, intervenuti numerosi alla celebrazione con i loro genitori. Anzi, prima della Messa, proprio loro sono stati protagonisti di un Rosario “speciale”. Don Nello aveva distribuito a tutti loro un foglietto che illustrava come si dice il rosario e ha guidato i bambini nella preghiera, facendo dire al microfono un’Ave Maria ad ognuno di loro e spiegando bene come le Avemaria si alternano con il Gloria e il Padre Nostro nella recita del rosario, concludendo con Salve Regina, Angelo d Dio, L’eterno riposo. Perché, certo, non va dato per scontato che i bambini di oggi conoscano tutte queste preghiere!… E l’attenzione del celebrante era tutta per loro.
Poi, in un’atmosfera raccolta ma festosa, proprio come piaceva a Don Bosco, data la presenza di tanti ragazzi che… abbassavano drasticamente l’età media dei presenti in chiesa, ha preso inizio la Messa solenne, animata dal Coro e dalle chitarre. Nei tre giorni precedenti si era svolto il Triduo di preparazione (v. le prime foto), con la statua dell’Ausiliatrice esposta con onore, adornata di fiori multicolori, a cui i bambini stessi avevano aggiunto fiori portati da loro, con gesto semplice ma importante e significativo.
Nell’omelia Don Nello ha spiegato anche che la parola “Ausiliatrice”, di sapore antico, significa che la Madonna è un Aiuto per i cristiani, è sempre pronta e disposta ad aiutarli nelle loro necessità personali e in quelle della Chiesa, dal momento che è anche “Madre della Chiesa”. Commentando poi le letture del giorno, ha centrato l’attenzione dei fedeli, e dei bambini soprattutto, su due espressioni: “erano concordi“, negli Atti degli Apostoli, che vuol dire che i loro cuori, nel pregare, battevano all’unisono, proiettati verso lo stesso obiettivo; e “Donna, ecco tuo figlio – Ecco la tua madre“, frasi che Gesù morente sulla croce rivolge a Giovanni, l’apostolo amato, e a sua Madre, stabilendo una volta per tutte che non solo Giovanni, ma tutti noi abbiamo Maria come Madre. E, come madre, è sempre pronta ad aiutare i figli, a capirli anche quando loro non le parlano, come dice il proverbio popolare “Il figlio muto la mamma lo intende”, per cui ognuno di noi può contare su una Mamma davvero speciale.
Per lasciare ai bambini un ricordo tangibile della giornata, Don Nello ha consegnato ad ognuno di loro il testo dell’Ave Maria stampato su un cartoncino colorato a forma di croce, da appendere nella cameretta. Al termine della celebrazione, dopo la benedizione conclusiva, per ringraziare i ragazzi che erano stati bravissimi per ben due ore, in un momento allegro e festoso, ha distribuito pacchetti di caramelle a tutti, per concludere una festa universale ma vissuta in modo intimo e familiare.
Adriana Letta