Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo
Cassino Tutte Le Notizie

La maturità per il compagno scomparso

Gli studenti del Liceo Classico preparano e discutono l’argomento d’esame per l’amico Carlo che non c’è più

 

Un’amicizia che va oltre la scuola, oltre la vita. E’ l’amicizia che i ragazzi della 5D e 5B del Liceo Classico “G. Carducci” di Cassino hanno vissuto e dimostrato nei confronti di un compagno, Carlo Romanelli, che tutti ricordano come bravo ragazzo, educato, rispettoso, impegnato,  prematuramente scomparso da poco più di due mesi. Era la notte di Pasqua e la notizia di un tragico incidente corse veloce e impressionante: uno scontro frontale tra due auto lungo la via Casilina, all’altezza di San Vittore del Lazio aveva provocato tre vittime: due ragazzi tra i 18 e i 20 anni di Mignano Montelungo, un uomo di 52 anni sempre dello stesso comune. Uno dei ragazzi era Carlo, studente del Classico.

Il 18 giugno era il giorno degli esami di maturità per la classe e Carlo non c’era. Ma i compagni hanno voluto che fosse anche per lui il giorno tanto atteso della maturità: se lui non può, discuteremo noi la sua tesi. Così hanno preparato, tutti insieme, l’elaborato da presentare alla Commissione, discutendo il brano “Vivere il tempo” dall’opera “De brevitatae Vitae” di Seneca. Davanti alla Commissione d’esame, tra cui la docente di Latino Rosaria Tomassi, alla dirigente scolastica prof.ssa Licia Pietroluongo e ai genitori di Carlo, i ragazzi, a turno, si sono avvicendati per trattare il tema dell’amicizia e del tempo, partendo da riflessioni di Seneca. Nel rispetto delle norme di sicurezza per l’emergenza Covid, molti altri tra amici, docenti e familiari dello studente hanno assistito alla discussione in videoconferenza. Grazie a te, ha detto la prof.ssa Tomassi nel suo saluto – abbiamo fatto nostra la lezione di Seneca, che ci ricorda che il tempo è un dono prezioso e che abbiamo il dovere di viverlo e gestirlo al meglio. Ciao, Carlo.

Non ci sono parole per dire quanto sono stati bravi, amici, creativi i compagni di scuola, quanto hanno saputo sentire in cuore e dimostrare all’esterno il senso dell’amicizia, della scuola, della vita. Non solo “maturi”, ma sapienti, hanno dato con la loro naturalezza una vera lezione a tutti. Grazie ragazzi!

Adriana Letta