Amore a prova di croce
Dopo aver visitato la zona pastorale di Pontecorvo, in prossimità dell’inizio della Quaresima, la reliquia della costola di San Tommaso d’Aquino, custodita nella Basilica Concattedrale di Aquino e partita in peregrinatio lo scorso 28 gennaio, ha iniziato la visita nella zona pastorale di Isola Liri, compiendo, però, tra il 14 e il 16 febbraio una “deviazione extraterritoriale” nella Città di Monte San Giovanni Campano, nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino.
Nel castello ducale di questa Città, Tommaso fu rinchiuso quasi due anni dai familiari che volevano persuaderlo ad abbandonare la vocazione all’ordine dei predicatori. La chiamata di Dio fu più forte e, nonostante le diverse prove cui fu sottoposto, scelse di entrare nei domenicani.
Proprio per questa circostanza, la diocesi di Frosinone, grazie alla Città di Monte San Giovanni Campano, di cui l’Aquinate è patrono, partecipa al programma dei festeggiamenti in suo onore per questo anno giubilare ed è stata da papa Francesco definita, insieme a Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e Latina-Terracina-Sezze-Priverno, diocesi “aquinate”.
Il momento clou della peregrinatio monticiana si è raggiunto nel pomeriggio di giovedì 15 febbraio quando la reliquia, dal castello ducale, ha raggiunto la collegiata di Santa Maria della Valle. Dopo l’adorazione eucaristica prolungata nella cappella, la reliquia è stata condotta, in una delle stanze di ricevimento del castello, oggi proprietà privata. A presenziare il momento il nostro Vescovo Gerardo Antonazzo, il quale dopo aver impartito la benedizione eucaristica, nel piano inferiore ha tenuto una conferenza sulle vicissitudini della reliquia della costola di San Tommaso d’Aquino. In questa circostanza, alla presenza del Sindaco Dott. Emiliano Cinelli e del Comandante della locale stazione dei Carabinieri, il parroco della Collegiata, don Stefano Di Mario, artefice della “deviazione extradiocesana”, avendo chiesto lui stesso al nostro vescovo la possibilità di poter ospitare anche in territorio di Monte San Giovanni Campano la reliquia del Dottore Angelico, ha ringraziato S.E. per la presenza e per l’opportunità preziosa concessa alla Città che, nella giornata del 16 febbraio, ospiterà la reliquia nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale.
Al termine della conferenza, una fiaccolata ha lasciato il castello per raggiungere, attraverso le stradine del borgo, la chiesa Collegiata dove dal Vescovo Gerardo è stata presieduta la Santa Messa Solenne, concelebrata non solo dai parroci del territorio comunale ma anche da don Sante Bianchi e don Antonio Molle della nostra diocesi.
Durante l’omelia, facendo riferimento alla liturgia del giorno, Mons. Vescovo ha paragonato l’amore di Cristo per l’umanità all’amore che Tommaso ebbe per Cristo, raccontando due episodi della vita del Santo Aquinate: il dialogo con il Crocifisso e il dialogo con fra’ Reginaldo da Piperno in cui Tommaso chiese di bruciare tutto ciò che aveva scritto, da lui ritenuto paglia rispetto alla maestosità del mistero divino.
Andrea Marinelli