Nella parrocchia di San Lorenzo M.
Il Vescovo Antonazzo nella comunità di fedeli ad Isola del Liri
Ci sono cose nella vita in cui non è tanto importante fare il bilancio quanto assaporarne la bellezza. E così è per la Visita pastorale che il Vescovo Gerardo Antonazzo ha compiuto a Isola del Liri nella parrocchia S. Lorenzo martire. Una settimana intensa, che è partita da lontano. Una preparazione accurata durata mesi, con appuntamenti e modalità diverse, dagli aspetti formativi a quelli più burocratici, tipo il corposo “Questionario” da riempire, che è servito innanzitutto a conoscere di più e meglio la propria “casa” parrocchiale, con tutte le sue ricchezze e anche le sue mancanze, dalle suppellettili al funzionamento di uffici e organismi.
Incontro dopo incontro, con il Consiglio pastorale e con il Gruppo di lavoro, con i responsabili delle varie Aggregazioni e con i parrocchiani, nelle Messe e nei Centri di ascolto cittadini, si è cominciato a lavorare concretamente, preparando locandine e sussidi di preghiere, relazioni e programmi, sempre da riguardare, correggere, modificare. E si è arrivati così al giorno di apertura: domenica 5 gennaio 2020, un pomeriggio di vento gelido. Parroci e fedeli delle 10 parrocchie della Zona pastorale di Isola del Liri, che comprende Arpino, Carnello, Castelliri, Fontana Liri, Isola del Liri e Santopadre, sono convenuti nella chiesa di S. Antonio per la Statio. In processione e cantando le Litanie dei Santi, ci si è recati nella chiesa parrocchiale di S. Lorenzo. Il Vescovo è stato accolto sul sagrato da una famiglia, che gli ha dato il benvenuto, con un fascio di fiori e una preghiera a più voci. Quindi ha bussato alla porta di bronzo e quando si è spalancata, ha lasciato entrare i fedeli, che hanno riempito la chiesa mentre il coro cantava l’Inno “In fines terrae”.
Il bacio del crocefisso, l’aspersione con l’acqua benedetta, la celebrazione, l’omelia, la benedizione papale sono momenti che restano fissi nelle immagini e nel cuore. Dopo due incontri come Unità pastorale Isola del Liri-Castelliri sulla Catechesi, Liturgia e Carità e con gli Organismi ecclesiali, il Vescovo ha iniziato la visita giovedì 9 gennaio, con una fitta serie di appuntamenti.
Ha cominciato con i malati e gli anziani, nelle case di cura e di riposo, in alcune famiglie e presso il Centro Anziani, ma ha trovato tempo e spazio per stare anche con i ragazzi che frequentano il Giardino dello Sport. Poi la celebrazione nella Cappella delle Suore Povere Figlie della Visitazione, per chiudere con l’incontro sul Vangelo insieme alla comunità protestante.
Il Venerdì è stato dedicato al Mondo del Lavoro con le visite al Centro Editoriale Valtortiano e a due Aziende, Alcart e Binet sul Liri, con la visita al Castello e al Parco che sovrasta la cascata. Dopo la celebrazione nella Chiesa di S. Giuseppe, il Vescovo ha incontrato presso il Teatro Stabile il Sindaco Massimiliano Quadrini ed il Consiglio comunale in un clima di stima e rispetto reciproco. Si è, quindi, saliti sulla collina di Capitino per un ultimo momento di preghiera nella Chiesa del Divino Amore.
L’incontro con il Consiglio Pastorale ed il Consiglio per gli Affari economici ha preso tutta la mattinata di sabato, mentre il pomeriggio si è aperto con l’incontro festoso con i bambini ed i ragazzi che frequentano il Catechismo in un intreccio di domande e risposte lieve e profondo al tempo stesso. Un saluto ai soci della Società Operaia di Mutuo Soccorso, quindi spazio per il dialogo personale e le confessioni nella Chiesa di S. Antonio. Ma le campane invitavano alla celebrazione in parrocchia, già gremita dei ragazzi che avrebbero di lì a poco ricevuto il sacramento della Cresima, con padrini, madrine e genitori emozionati quanto loro.
E’ così giunto in fretta il giorno di chiusura, domenica 12 gennaio, festa del Battesimo di Gesù e invitati speciali erano sia i piccoli battezzati nel 2019 sia i bambini del 1° anno di catechismo in segno di continuità del Battesimo ricevuto sette anni prima. Al termine della celebrazione il parroco don Alfredo Di Stefano ha rivolto il suo saluto e ringraziamento al Vescovo per la ricca esperienza di fede e di comunione ecclesiale, suggellata dalla consegna della icona del Buon Pastore, a ricordo dell’evento di grazia appena concluso ma ancora tutto da vivere e da attuare.
Luciana Costantini
Foto Rosalba Rosati