Lettera Cammino Sinodale / 2 Sora, 25 dicembre 2021
Natività di N.S.G.C.
ALLA CHIESA DI DIO
CHE È IN SORA-CASSINO-AQUINO-PONTECORVO
Carissimi,
la vocazione e la missione di Maria restano essenziali nel progetto divino dell’Incarnazione. Affidiamo a Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, il prezioso tempo del nostro Cammino sinodale. Con questa mia Lettera mi confermo come vostro compagno di viaggio, nell’ascolto di ciò che lo Spirito dice alla nostra Chiesa diocesana (cfr. Ap 2-3).
Donna dell’ascolto
Maria è Donna della Parola e Vergine dell’ascolto: ascolto di Dio a Nazareth, ascolto degli sposi a Cana, ascolto del Figlio sul Calvario, ascolto dello Spirito nel Cenacolo. E’ maestra di un ascolto rimasto sempre verginale: puro, incondizionato, libero, docile e obbediente. Un ascolto grande quanto il suo Sì. Il mistero luminoso di Maria di Nazareth apra e disponga anche il nostro Cammino alla grazia dell’ascolto: “Avvenga per me secondo la tua parola” (cf. Lc 1,38). Nei vangeli Maria non viene presentata come un soggetto di culto, ma piuttosto come una credente, anzi, come la credente: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45). San Luca ci permette di intravedere anche il procedimento interiore dell’ascolto: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19); “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore” (2,51). In maniera discreta l’evangelista evoca un tempo di silenzio all’interno del quale è avvenuta l’accoglienza di una Parola diversa da quella che Maria si aspettava. Maria ha dovuto confrontarsi con un Altro, i cui pensieri non sono esattamente simili ai nostri, come già annunciato dal profeta Isaia (55,8-9).
Una Chiesa in ascolto
La Chiesa si è sempre avvertita come comunità convocata (ek-klesìa). Il fondamento ultimo della dimensione sinodale della Chiesa poggia sulla volontà creatrice di Dio che chiama l’uomo alla comunione. Nell’AT ci sono le premesse della Chiesa in quanto Dio attua l’iniziativa di convocare un popolo che gli appartenga, per poi far culminare la sua azione nel radunarlo attorno al Messia, secondo le testimonianza del NT. Il Cammino sinodale è un esercizio comunitario di ascolto della Parola e dello Spirito nel tempo e nello spazio della storia umana. “Nel cammino sinodale la comunicazione è chiamata a esplicitarsi attraverso l’ascolto comunitario della Parola di Dio per conoscere «ciò che lo Spirito dice alle Chiese» (Ap 2,29) … Il dialogo sinodale implica il coraggio tanto nel parlare quanto nell’ascoltare. Non si tratta d’ingaggiarsi in un dibattito in cui un interlocutore cerca di sopravanzare gli altri o controbatte le loro posizioni con argomenti contrastanti, ma di esprimere con rispetto quanto si avverte in coscienza suggerito dallo Spirito Santo come utile in vista del discernimento comunitario, aperti al tempo stesso a cogliere quanto nelle posizioni degli altri è suggerito dal medesimo Spirito «per il bene comune» (cfr. 1Cor 12,7) … Il dialogo offre infatti l’opportunità di acquisire nuove prospettive e nuovi punti di vista per illuminare l’escussione del tema in oggetto” 1.
Fate attenzione a come ascoltate
Ascoltare è un’arte, è un esercizio non solo della mente, ma anche del cuore: “Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere (Lc 8,18). “Abbiamo bisogno di esercitarci nell’arte di ascoltare, che è più che sentire. La prima cosa, nella comunicazione con l’altro, è la capacità del cuore che rende possibile la prossimità, senza la quale non esiste un vero incontro spirituale. L’ascolto ci aiuta ad individuare il gesto e la parola opportuna che ci smuove dalla tranquilla condizione di spettatori. Solo a partire da questo ascolto rispettoso e capace di compatire si possono trovare le vie per un’autentica crescita, si può risvegliare il desiderio dell’ideale cristiano, l’ansia di rispondere pienamente all’amore di Dio e l’anelito di sviluppare il meglio di quanto Dio ha seminato nella propria vita”2. Un ascolto autentico può aggiungere qualcosa di importante a quanto già conosciamo; la difficoltà ad ascoltare potrebbe togliere quello che pensiamo di conoscere, e renderci interiormente più poveri. “L’ascolto non è un’assenza di parole, un silenzio che troppo spesso cerchiamo invano di colmare dentro di noi. Significa innanzitutto assumere un atteggiamento di disponibilità, un cuore libero e aperto per l’altro che è sempre un dono per me. Significa accettare la fatica di “fare spazio” all’altro lasciando da parte ogni mio pregiudizio, schema o categoria mentale precostituiti dove immagazzinare, classificare e depositare l’informazione ricevuta. Ascoltare significa innanzitutto riconoscere nell’altro me stesso. Il vero ascolto è un atto di “kenosi”, un vero svuotamento di tutto quanto ci possa rendere sordi”3. Nella mia Omelia per la celebrazione dell’apertura diocesana del Cammino sinodale (17 ottobre 2021) ho indicato un “decalogo” dell’ascolto: rimando alla lettura di queste indicazioni iniziali per introdurci nello stile sinodale dell’ascolto.
Timeline diocesano
Il Cammino diocesano continua ad essere scandito in modo regolare da appuntamenti che in modo sereno e graduale accompagnano le nostre comunità nel coinvolgimento e nella partecipazione. Richiamo i prossimi eventi che abbiamo concordato con i Referenti diocesani del Cammino sinodale e con il Consiglio episcopale dei Vicari zonali:
– entro il 31 dicembre 2021 ogni parrocchia comunicherà al proprio Vicario zonale i nominativi degli Animatori dei gruppi sinodali;
– 17-24 gennaio 2022: incontri per la formazione degli Animatori dei Gruppi sinodali;
– 25 gennaio 2022: celebrazione eucaristica con il “Mandato” agli Animatori dei gruppi sinodali;
– 28 gennaio 2022: Seminario teologico-pastorale diocesano;
– entro il 13 marzo ogni parrocchia consegnerà al proprio Vicario zonale la Sintesi delle relazioni dei Gruppi sinodali parrocchiali;
– entro il 31 marzo ogni Vicario zonale presenterà alla Segreteria generale diocesana la Sintesi delle relazioni parrocchiali.
– entro il 30 aprile la Segreteria generale diocesana presenterà la Sintesi diocesana alla Conferenza episcopale italiana.
Preghiera del Papa a Maria
Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi;
fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare
la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo,
specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.
Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore,
perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù,
senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione,
di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.
Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi
si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare
la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù,
per portare come te nel mondo la luce del Vangelo. Amen.
Carissimi,
con gioioso affetto spirituale auguro ad ogni Comunità un felice e santo Natale: “O dolce scambio, o ineffabile creazione, o imprevedibile ricchezza di benefici: l’ingiustizia di molti veniva perdonata per un solo giusto e la giustizia di uno solo toglieva l’empietà di molti!” (Lettera a Diogneto 9,6). La venuta del Redentore affianchi il cammino della nostra Chiesa diocesana, dia slancio alla nostra immaginazione e vigore al faticoso respiro della speranza.
A tutti giunga la benedizione natalizia della pace.
+ Gerardo Antonazzo
1 COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, nn. 110-111.
2 PAPA FRANCESCO, Evangelii gaudium, 171.
3 CARD. M. GRECH, Il buon comunicatore e l’arte di ascoltare, 20 ottobre 2021.
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