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Letterature dal fronte XIX edizione

La giornata delle Nomination del Premio Internazionale Città di Cassino – Letterature dal fronte

Conoscere le crisi dell’umanità per costruire la pace

 

L’Associazione culturale “Letterature dal fronte”, con la sua Presidente Clara Abatecola e con le Scuole di Cassino aderenti al progetto, nonché il Liceo “Petrarca” di Trieste in videocollegamento, giovedì 23 maggio, nell’Aula Magna del Campus Folcara hanno presentato le Nomination della XIX edizione del Premio Internazionale Città di Cassino dedicato quest’anno alla “Letteratura Femminile dal fronte”.

Questo tema era stato scelto e spiegato nel mese di ottobre scorso, quando ci fu la premiazione dell’edizione 2023 e la presentazione per il 2024. Un tema quanto mai scottante e attuale, non solo per i troppo numerosi casi di femminicidi che la cronaca riporta di continuo, ma anche in considerazione dell’80° anniversario della Battaglia di Cassino, che non solo portò una distruzione totale e la morte di migliaia di persone anche tra i civili, ma si macchiò di delitti orrendi di cui troppo poco si è parlato fino a pochi anni fa: le “marocchinate”, violenze inaudite e terribili perpetrate sulla popolazione civile e sulle donne in particolare. E dunque, erano stati scelti quattro romanzi scritti da donne, letteratura di guerra femminile, appunto.

Dopo il saluto della prof.ssa Giulia Orofino, Rettrice Vicaria che ha porto il saluto del Rettore Marco Dell’Isola, oltre che il suo proprio, la Dirigente dell’IIS Carducci di Cassino, prof.ssa Licia Pietroluongo, della Scuola capofila della Rete, ha moderato l’incontro, dando la parola alla dott.ssa Clara Abatecola, la mente che ha fondato l’associazione ed il Premio e da sempre organizza con competenza e passione il concorso. Ha salutato i molti alunni delle scuole secondarie di 2° grado di Cassino accompagnati dai loro docenti presenti in sala, nonché quelli, in videocollegamento, del Liceo Petrarca di Trieste che fa parte della Rete di scuole aderenti al progetto. Si è complimentata con gli studenti che hanno letto e votato, come giuria, i libri: “avete dato giudizi maturi e consapevoli, ve ne siamo riconoscenti”, ha detto. E, allargando il discorso alle guerre contemporanee in atto, ha detto: avete scoperto l’uso dei corpi delle donne nella guerra, per la supremazia e la convenienza politica. A questo serve la letteratura, a farci conoscere realtà molto spesso nascoste. Pagine che ci fanno vibrare di indignazione. Ma la società patriarcale e il maschilismo sono anche nelle società democratiche, oggi, che conservano le norme antifemminili. Ciò che avete appreso vi aiuti a mantenere la vostra riflessione su tali temi. Ha poi ricordato che dieci anni fa, nel 70° anniversario, furono ricordate le “marocchinate”, organizzando un gruppo di studentesse su “La Ciociara”, unica voce letteraria sul tema. “E abbiamo continuato a proporre il problema”.

È stata poi, in videocollegamento, la prof.ssa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, già membro del Comitato ONU dei diritti dei minori, a parlare sul tema “La colpa di Eva e il coraggio delle donne”. Ha constatato che da sempre la donna è la più perseguitata. Eppure è il corpo della donna che ha il potere di dare forma alla vita, un potere di enorme importanza. I bambini poi crescono, dal concepimento ai 12 anni, con le donne che ne hanno cura. Dunque, noi donne abbiamo questa grande responsabilità di educare e formare una nuova mentalità che sia rispettosa della dignità della donna, è un servizio culturale. Poi con foga e vigore polemico ha dichiarato che alla sua età può dire quello che magari quando era troppo giovane non poteva dire o fare, facendo notare che delle 56 guerre in atto nel mondo, non una è stata fatta da donne. E guardando alla vita, ha detto: “è un piacere avere una vita che se ne va e una che si accende: la vita non muore mai”. Forti applausi hanno accolto le sue parole. Un ultimo intervento è stato quello della prof.ssa Adriana Sulli di Trieste, che ha ringraziato di aver potuto ascoltare e valorizzare le voci femminili nelle crisi.

È seguito un bel momento, in cui i ragazzi di tutte le scuole partecipanti hanno interagito attraverso la lettura di brani dei libri letti, o suonato uno strumento o addirittura interpretato teatralmente una scena letta su uno dei libri.

E finalmente la Presidente Clara Abatecola ha dato i risultati della votazione della Giuria, che con giudizio insindacabile, ha espresso valutazioni numeriche in merito ai libri letti. Si nota che quasi tutti hanno letto tutti i 4 libri e che la distanza tra l’uno e l’altro non è mai grande.

Questa la classifica

1° “Sopravvissuta a un gulag cinese” di Gulbahar Haitiwaji con1563 punti.

2° “Azadi! il racconto della viaggiatrice carcerata in Iran” di Alessia Piperno, con1497 punti.

3° “Io vivrò” di Lale Gul, con 1469 punti.

4° “I nostri corpi come campi di battaglia” di Christina Lamb, con 1459 punti.

Una giuria “fantastica e spiazzante”, che ha votato diversamente da come ci aspettavamo. Le vostre scelte – ha detto la Abatecola ai ragazzi – servono a noi e agli insegnanti per capire la vostra maturità. Poi ha aggiunto che per la premiazione bisognerà consultarsi con le case editrici per vedere se le premiate potranno essere in presenza o in remoto, se potranno mostrarsi in pubblico.

Prossimo appuntamento ad ottobre per lanciare il tema e i libri per il prossimo anno.

Adriana Letta