Alla vigilia della solenne festa dell’Assunzione, a Cassino il rito dell’Inchinata e dell’Incoronazione
Lungo il periodo di preparazione alla festa della B. Vergine Assunta a Cassino: iniziato il 9 luglio con la Processione penitenziale e di ringraziamento, (Vedi qui) proseguito con la peregrinatio per le parrocchie della città, e ancora, dal 14 luglio (Vedi qui) con il mese di preghiera davanti alla amata statua dell’Assunta esposta con onore nella Concattedrale. Lì, domenica 6 agosto, è iniziata la solenne Novena di preparazione spirituale, presieduta e animata, quest’anno, dai parroci e dalle comunità parrocchiali della città, che si passavano il testimone giorno dopo giorno.
E si è giunti alla vigilia del gran giorno della festa, lunedì 14 agosto. Già la sera prima, alle 20,30, si è svolta una suggestiva fiaccolata, “Luci per Maria”, attraverso le vie adiacenti alla parrocchia, per dare il segnale della grande devozione che il popolo cassinate riserva per la Madre celeste. È vero che per la maggior parte delle persone è la data dell’inizio delle vacanze e non si parla che di partenze per le ferie. Ma a Cassino non per tutti è così. Il rito che si celebra al mattino della vigilia e che vede i due momenti più importanti nell’Inchinata e nell’Incoronazione della statua, è talmente impresso nel cuore che diventa irrinunciabile quanto la festa del giorno 15, in cui la Chiesa celebra la Solennità dell’Assunzione della B. Vergine Maria. Infatti, pur nel culmine delle ferie, anche quest’anno, come in passato, i fedeli – nonostante la fatica ed il caldo – sono arrivati in gran numero per celebrare la loro Madre, porgere a Lei le loro richieste, implorazioni e suppliche e i loro ringraziamenti.
Come ogni anno, si sono formate due processioni, una con la statua dell’Assunta, l’altra con Gesù fanciullo, che, percorrendo strade diverse, si incontrano all’incrocio in Via del Foro, dove è predisposto un gran palco d’onore con i colori di Maria, e dove le autorità militari e civili con il Sindaco ed il glorioso Gonfalone del Comune, ed il popolo dei fedeli attendono il momento emozionante. Prima viene posizionata la statua di Gesù, poi giunge quella di Maria con un forte messaggio teologico: i portatori, uomini forti dal cuore tenero, nell’avvicinarsi compiono per tre volte un inchino (l’Inchinata) nonostante il peso ragguardevole della statua sulle loro spalle, per significare che la Madre si inchina a suo Figlio, che è Dio. Una volta posizionato il venerato simulacro, il Vescovo Gerardo Antonazzo, che presiede tutta la celebrazione contornato dal Parroco Don Emanuele Secondi, dagli altri parroci e dai diaconi della città, sale sul palco e guida una riflessione mariana, con letture della Parola di Dio e preghiere. E finalmente giunge il momento clou, quello dell’Incoronazione di Maria. Il vescovo pone sul suo capo la corona d’oro: in quel momento vengono liberate delle bianche colombe e il grande, emozionato applauso della folla si mescola con i fuochi pirotecnici, in un tripudio gioioso di sentimenti. Maria è la Regina di tutti, amata da tutti. Il rientro in chiesa avviene in forma processionale, seguito e accompagnato dagli sguardi di tutti i numerosi presenti. Ed è un momento composto ma festoso, sottolineato dallo scampanio che invade la piazza: momenti, tutti questi, particolarmente amati dai cassinati, che li conservano nel cuore con un affetto tutto particolare.
Subito dopo, in chiesa è stata celebrata la Messa per i residenti all’estero venuti in Italia per le vacanze… e per l’Assunta.
Adriana Letta