Nonostante le restrizioni anti-Covid la condivisione, l’impegno e la passione hanno consentito la realizzazione del tradizionale Presepe Vivente tenutasi, domenica, nella chiesa Parrocchiale. Un cast di pochi volontari ne ha consentito, infatti, la realizzazione e ha rappresentato due sole scene: l’annunciazione e la natività. Anche le coreografie, ridotte all’essenziale, hanno fatto la loro parte rendendo le rappresentazioni molto suggestive grazie, soprattutto, alle interpretazioni di ogni personaggio, rendendo la sacra rappresentazione davvero suggestiva. Un momento così speciale da favorire una profonda riflessione sulla vita attraverso la contemplazione della figura di Gesù Bambino. Tutti i presenti hanno infatti apprezzato ogni singola scena, ogni gesto e parola che ha evidenziato tanta passione e abnegazione di tutti i partecipanti che si sono immedesimati nei diversi personaggi. Le figure centrali di Maria e Giuseppe, con Gesù Bambino, hanno emozionato tutti i presenti lasciando spazio ad una riflessione sul valore della famiglia.
È stata un’edizione speciale, realizzata grazie alla stretta collaborazione tra Comune, rappresentato dal sindaco Paolo Fallone e la Parrocchia con il parroco don Jorge Ernan Vargas, che ha apprezzato questo speciale appuntamento nel quale ciascuno ha fatto la propria parte rendendola molto suggestiva.
L’evento, realizzato dagli assessorati Cultura e Spettacolo, in collaborazione con la Parrocchia, è stato coordinato da Giulia Lombardi e Paola Lombardi, mentre hanno interpretato Maria e Giuseppe Alessandra Piccirilli e Massimiliano Di Paola, Caterina Piccione l’angelo Gabriele, i Re Magi Antonio Petrucci, Luca Cedrone e Roberto Crecco, i pastori Matilde Tanzi e Edoardo Antonelli. Le musiche sono state curate da Roberto Crecco e Stefano Bortone, mentre luci e audio da Michele Antonelli.
“La rappresentazione del Presepe Vivente – ha detto don Jorge -, sole due scene dell’ annunciazione e della natività, sono il segno tangibile di una Chiesa in cammino. Di una Comunità viva, che superando le difficoltà della pandemia ripone ogni speranza nel Bimbo deposto nell’umile capanna di Betlemme. Un luogo speciale dal quale, grazie al Si di Maria e alla tenerezza di Giuseppe, l’umanità inizia un nuovo cammino guidata da Cristo, speranza delle genti. Per questo dono – ha concluso il parroco don Vargas – e per l’emozione vissuta ringrazio, ciascuno di voi, per l’impegno e la generosa disponibilità. Colgo l’occasione per augurare a tutti un Buon Natale che sarà davvero speciale: un inno alla vita e alla gioia, accompagnato dalla tenera carezza di Gesù Bambino”.
Gaetano Battaglini