Nella Concattedrale di Cassino la celebrazione diocesana presieduta dal Vescovo Gerardo
Il cammino sinodale diocesano procede a piccoli ma concreti passi, gradualmente prende il via il coinvolgimento delle persone di una comunità grande che è la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Il 17 ottobre l’apertura solenne fu a Cassino, con una massiccia partecipazione da tutte le Zone pastorali della Diocesi, mentre oggi, 25 gennaio, nella stessa chiesa Concattedrale di Cassino, la nuova ondata di contagi ha impedito l’accorrere di tutti. Tra i Sacerdoti sono presenti solo quelli di Cassino e i Vicari zonali. Tra i fedeli quasi esclusivamente coloro che sono stati scelti in ogni parrocchia per essere gli Animatori dei gruppi sinodali, circa 400 laici e laiche che hanno già iniziato la loro formazione. Gli altri fedeli hanno la possibilità di seguire la celebrazione in streaming sulla WebTv diocesana e sul canale YouTube, grazie al team di Francesco Marra. Ad animare la liturgia non può esserci un Coro, ma c’è l’organista Alessia Zinetti che suona e la solista Daniela Martone, voce-guida dei canti. A presiedere è sempre il Vescovo Gerardo Antonazzo, che darà agli Animatori dei gruppi sinodali il Mandato pastorale. L’atmosfera è come in tutte le grandi occasioni, di intensa partecipazione.
Il Vescovo Gerardo prende spunto dalle letture del giorno, riguardanti la conversione di S. Paolo che la Chiesa festeggia in questa data, per mostrare come un uomo, Paolo, che era “pieno di zelo per Dio, e che osservava scrupolosamente la legge dei padri”, ma perseguitava ferocemente i cristiani, sulla via di Damasco incontra Gesù: incontro che lo cambia da persecutore ad apostolo. Quella di Paolo, ha fatto notare, è una conversione interiore, tutta spirituale. E l’altro personaggio di cui si parla, Anania, devoto osservante della Legge e stimato da tutti, ricevuto da Dio il compito di accogliere Paolo, pur sapendo quanto male stava infliggendo ai cristiani, obbedisce e va, guarisce Paolo dalla cecità, lo accoglie senza giudicarlo. Paolo e Anania sono un modello per gli Animatori: riconoscono e accettano la propria fragilità e i propri difetti, mettono da parte i pregiudizi che avevano, si aprono alla grazia di Dio e con sorpresa vedono cambiata la loro vita. E nel Vangelo, Gesù dice agli apostoli “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”: anche questo sarà compito degli Animatori.
Presto infatti, tra febbraio e marzo, quando i Vicari di Zona avranno completato gli incontri di formazione per gli animatori al fine di metterli in grado di gestire correttamente un gruppo sinodale, saranno formati gruppi di persone – i gruppi sinodali, appunto – che insieme, guidate opportunamente nell’ascolto e nel confronto dagli Animatori, rifletteranno sulla vita futura della Chiesa, all’insegna del dialogo e della corresponsabilità.
Dopo l’omelia è stato il momento atteso del mandato, il Vescovo ha benedetto gli animatori e pregato per loro invocando lo Spirito Santo, pur senza avvicinarli e senza consegnare nelle loro mani alcun oggetto-simbolo, per prudenza anti-covid, ma si sentiva ugualmente la grande emozionata partecipazione di tutti. Particolarmente toccante il momento della Preghiera a Maria, donna dell’ascolto, scritta da Papa Francesco e recitata tutti insieme. Altro momento speciale di preghiera è stato per la Pace, visto che Papa Francesco, data la situazione di forte tensione in Ucraina, ha proposto per mercoledì 26 una Giornata di preghiera per la pace, “affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte”. Così, un’intenzione speciale per la Pace è salita dall’assemblea diocesana, dando inizio anticipato alla Giornata di preghiera.
Un passo dopo l’altro, dunque, il cammino sinodale della nostra Chiesa particolare va avanti.
Adriana Letta