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MayFest 2024, l’Istituto Santa Giovanna Antida vince il premio “Migliore originalità”

Il Concorso corali di voci bianche si è svolto mercoledì scorso
Il premio si aggiunge a quello della scorsa edizione di “Migliore organizzazione”

Mercoledì 22 maggio il coro della Scuola Primaria dell’Istituto Santa Giovanna Antida Thouret di Sora, ha partecipato alla XXVI edizione del Concorso corali di voci bianche “MayFest 2024- Premio Don Rua”, presso l’oratorio Salesiani Don Bosco a Caserta.
I bambini, accompagnati dal vivo dai maestri Giacomo Cellucci al pianoforte, Daniela Campoli al flauto traverso, dal gestore Mirko Raponi alla batteria e diretti dalla maestra Marianna Polsinelli, hanno eseguito un canto mariano “Stella del Mare” e dal repertorio del Piccolo Coro dell’Antoniano “Una parola magica” e “Wolfango Amedeo”.
I piccoli artisti sono stati supportati costantemente dalle loro maestre e da un gruppo di genitori che ha partecipato all’evento. Alcuni con un pullman organizzato dalla scuola, altri con mezzi propri, portando con sé anche altri piccoli componenti della famiglia dei partecipanti.
Un momento di comunione fra genitori, scuola e famiglia cristiana. Un segno importante per l’Istituto scolastico S.G.A.T. all’interno della nostra diocesi che cerca sempre di mettere al primo posto questa forma di comunità.
Tra i cori partecipanti è stato invitato anche un coro di una scuola Ucraina di Caserta che ha eseguito un canto-preghiera in onore dei soldati ucraini in guerra: è stato un momento davvero commovente e partecipativo.
Nonostante i cori fossero in gara, non si è respirato un clima competitivo, anzi c’è stato, soprattutto da parte dei bambini, fair play e allegria.
Anche quest’anno l’Istituto torna vincitore con il premio “Migliore originalità” che va ad aggiungersi a quello dell’anno precedente di “Migliore organizzazione”.
“La singolarità vera e nuova, l’originalità, non è cosa che si procacci di fuori; si ha dentro o non si ha; e chi l’ha veramente non sa neppure d’averla e la manifesta con la maggiore semplicità” (cit. Pirandello)