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Messa di Natale in Università

Cassino, il Vescovo Gerardo incontra il Liceo Scientifico e l’Università

Martedì 21  dicembre, mattinata intensa per il Vescovo Gerardo Antonazzo a Cassino. La prima  visita è stata presso il Liceo Scientifico “Gioacchino Pellecchia”, per benedire il presepe ed incontrare gli studenti insieme ai loro docenti e al Dirigente Scolastico, prof. Salvatore Salzillo. Grande l’accoglienza che ha ricevuto, bello e significativo il presepe costruito tutto sul tema della “Laudato si’” di Papa Francesco. Su questo i ragazzi hanno spiegato con entusiasmo il loro lavoro ed il Vescovo ha volentieri ascoltato e interloquito con loro e con i professori presenti, particolarmente gli insegnanti di Religione, tra cui Don Thomas Jerez. E’ stato davvero un bel momento di riflessione sul Natale, sul creato, sulle relazioni umane, sulla interiorità di ciascuno (v. foto 1-4).

Il secondo appuntamento è stato presso la sede della Folcara dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale. Accompagnato da Don Benedetto Minchella, cappellano universitario, il Vescovo ha incontrato il Rettore Marco Dell’Isola, il Direttore generale Copparelli e vari Docenti dell’Ateneo. Nell’aula 002 è stato preparato l’altare, vicino al quale le bravissime Alessia Zinetti e Daniela Martone hanno animato la liturgia. Tra i presenti, gli studenti, sebbene non molti perché impegnati negli esami, rappresentanti del Cus, docenti e l’ex Rettore Giovanni Betta, al quale tutti si sono stretti per mostrargli affettuosa vicinanza dopo la scomparsa del padre Vittorio. E proprio per quest’ultimo il Vescovo ha dedicato un’intenzione di preghiera in suffragio della sua anima.

Nell’omelia, commentando le letture del giorno e in particolare il vangelo di Luca che racconta della giovanissima fanciulla Maria che, avendo ricevuto l’annuncio dell’angelo e averlo accettato, “si alzò e andò in fretta” dalla cugina Elisabetta, anziana e incinta, il vescovo ha fatto notare come la Vergine aderisce al progetto di Dio su di lei sulla base della fiducia, non ancora della razionalità, che giunge dopo e che l’annuncio dell’angelo la spinge dall’amore per Dio all’amore premuroso e concreto per l’essere umano, in questo caso Elisabetta, che aveva bisogno di aiuto. Questo perché l’amore di Dio spinge alla carità, a darsi da fare per aiutare gli altri. Così, ha continuato rivolgendosi ai docenti universitari presenti, è anche per voi, che dovete mettere in atto “la carità della cultura”. Il vostro approccio con gli studenti, ha proseguito, non può essere sganciato dall’amore per loro, dal prodigarsi per loro in quanto non numeri ma persone con le loro storie, i loro desideri e i loro sogni, e dunque vi preoccupate del loro impegno anche in vista del futuro, loro e di tutti. Questa è la visione cristiana della vita, darsi agli altri, non pensare solo a sé. Al termine della celebrazione ci sono stati i saluti e gli auguri di Buona Natale, in un’atmosfera di grande cordialità.

Adriana Letta