Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo
Vescovo Gerardo Antonazzo

Messaggio di commiato per la morte di Marco De Angelis

Messaggio di commiato per la morte di Marco De Angelis
Operatore per la pastorale familiare diocesana
24 settembre 2024

 

 

Prima di iniziare la celebrazione liturgica a suffragio del caro Marco, desidero esprimere la mia cordiale e affettuosa partecipazione al dolore dei familiari, parenti, amici e di quanti hanno conosciuto e apprezzato la ricchezza di qualità umane e spirituali che hanno contraddistinto la vita di Marco, purtroppo stroncata da una grave malattia. Affido alla vostra preghiera il mio messaggio di commiato, dovendo poi lasciare questa assemblea liturgica per celebrare ad Arpino la Messa esequiale per madre Cristina Pirro, Badessa emerita del Monastero delle benedettine.

Al caro e indimenticabile Marco molto deve la sua straordinaria famiglia: dai suoi genitori, Lino e Marina sa sempre impegnati a favore della bellezza e della dignità della vita umana, alla moglie Annapaola e alle due figlie, Annachiara e Federica. Molto deve a Marco la Città di Cassino per la sua linearità di cittadino impegnato e professionista laborioso e qualificato. A Marco molto deve l’intera diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo per la quale ha profuso le sue migliori energie intellettuali, morali, e spirituali a favore della promozione della pastorale familiare e, in modo speciale, per la difesa e la tutela incondizionata della dignità della vita, di ogni vita, dal suo concepimento al suo compimento finale.

Mentre noi preghiamo per affidare Marco alla misericordia di Dio, consapevoli come siamo delle nostre fragilità umane, da Marco siamo consolati per quel continuo e convinto messaggio di gioia che lui attingeva costantemente dalla fede in Gesù risorto. In questo senso, Marco è stato l’uomo della Pasqua, soprattutto sul Calvario della sua malattia. La sua formazione sempre condivisa con la sua amata Annapaola, è stata nutrita dall’annuncio che ha cambiato la storia umana: il Signore è veramente risorto! La fede pasquale con cui Marco ascoltava e dialogava con gli altri, in alcuni casi ha “convertito”, cambiato radicalmente in meglio la vita dei suoi interlocutori.

La nostra si fa perciò preghiera di lode e di benedizione, preghiera eucaristica, cioè atto di ringraziamento al Signore per quanto Marco ha testimoniato e consegnato in eredità, ricca e preziosa. Era convito che per trasfondere idee forti ci volevano anche forti parole: la sua verve nel parlare era espressione di convinzioni profonde, irrinunciabili. Ci mancheranno! Soprattutto ci mancherai tu, il tuo buon umore, anche questo segno della Pasqua, la tua sollecitudine, la tua concretezza e immediatezza.

Marco cercava il dialogo, il confronto, l’incontro: era, insomma un uomo solidale prossimo e amico, capace di unire e non di dividere, senza mai cedere ai compromessi. Un credente davvero ‘sinodale’: spesso mi raccomandava di favorire il più possibile il dialogo tra laici e presbiteri per incrementare una nuova immaginazione di Chiesa della fraternità incondizionata.

Il Signore ha illuminato la vita della sua famiglia e l’ha trasfigurata in un cenacolo del Risorto. Era il suo sogno, era il suo cantiere aperto: fare della sua e di ogni famiglia una Chiesa domestica; e della Chiesa, di ogni comunità cristiana, una vera Famiglia.

Il Signore risorto ha trasfigurato soprattutto la sua sofferenza. Consapevole della sua precaria condizione fisica, non ha mai espresso un solo cenno di tristezza o di ribellione. Al contrario, ha desiderato offrire la sua condizione di prova e di dolore per la sua santificazione e per il bene spirituale della sua famiglia, per il bene della Chiesa.

Grazie Marco, grazie anche a te Annapaola, grazie a Federica e Annachiara. Non dimenticatelo: sempre uniti in vita, più strettamente uniti con la sua morte: Marco è soltanto “nascosto con Cristo in Dio” (Col 3,3), invisibile ai vostri occhi ma non assente dalla vostra vita.

Chi vive in Dio, vive per sempre.