Domenica 7 maggio, ad Aquino, la presentazione di Theologica leoniana. Ad occasionare l’evento il contributo del docente e ricercatore aquinate Carcione “Costanzo di Aquino e la Genesi di Montecassino. Alcuni chiarimenti”
Cultura e formazione sono state al centro del convegno di presentazione della rivista Theologica leoniana dell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni, tenutosi, domenica scorsa 7 maggio, ad Aquino, presso la chiesa di santa Maria della Libera. L’undicesima edizione, del 2022, è stata portata all’attenzione della comunità parrocchiale, rappresentata da una folta assemblea di interessati, insegnanti di religione ed operatori pastorali variamente impegnati nella missione di evangelizzazione della parrocchia. All’introduzione del vescovo Gerardo Antonazzo, che ha parlato della necessità degli studi teologici per una partecipazione più attiva del laicato nella storia della Chiesa, sono seguiti i saluti di benvenuto di don Tommaso Del Sorbo, guida della comunità della Basilica-Concattedrale di Aquino. Si è quindi entrati nel vivo del momento convegnistico con l’intervento del direttore dell’Istituto Teologico Leoniano, don Pasquale Bua. Il sacerdote pontino – autore di numerose pubblicazioni scientifiche e docente presso la Pontificia Università Gregoriana – ha illustrato la proposta della rivista, che, espone i migliori contributi teologici del momento, aprendo una finestra sulla realtà, il passato, le tradizioni e le riflessioni teologiche elaborate da studiosi – laici e sacerdoti – relativamente ai territori in cui insistono le Chiese locali del Lazio sud e le diocesi suburbicarie.
Ad occasionare il convegno è stato proprio un importante contributo pubblicato nella rivista, dal titolo “Costanzo di Aquino e la Genesi di Montecassino. Alcuni chiarimenti”, sui rapporti fra le Aquinum e Casinum del VI secolo nell’intreccio di due loro splendide figure di santità, San Costanzo vescovo di Aquino e San Benedetto da Norcia. Il professore aquinate Filippo Carcione – direttore emerito dell’Istituto Teologico Leoniano, dove è ordinario di Patrologia – ha assegnato al suo lavoro l’obiettivo di chiarire, attraverso i Dialogi di san Gregorio Magno – fonte contestuale per il Pastore aquinate ed il Patriarca del monachesimo occidentale – «l’atteggiamento ecclesiale e le coordinate giuridiche» che san Benedetto «dovette osservare per poter avviare, dopo le sofferte vicissitudini di Subiaco, la splendida realtà del cenobio cassinese». L’Autore ha mostrato come dal testo emerga, di rimando, l’influenza determinante del vescovo Costanzo di Aquino nella genesi dell’Abbazia di Montecassino, avvalorandola con vasti e accurati apparati critici e riferimenti extra-testuali ampli.
Al termine della serata il vescovo Antonazzo è stato omaggiato per il decennale del suo episcopato con un’icona, donatagli dal presidente dell’Associazione internazionale “Ora et labora” Antonio Pittiglio.
Andrea Pantone