Al centro della seconda tappa della XXIV edizione l’esemplarità di Maria per la sinodalità della Chiesa
Nel pomeriggio di domenica 4 settembre, nella splendida cornice del bosco dell’Oasi Mariana Betania di Alvito, si è svolta la seconda tappa del XXIV Convegno Mariano, il cui tema, già presentato e illustrato, come da consuetudine, il 15 agosto, è stato quest’anno dedicato a “Maria Madre della Chiesa sinodale”. Numerosi i partecipanti convenuti per seguire i diversi interventi proposti, nonché per pregare, cantare e, ancor più, partecipare, in un clima di serena fraternità, ad un esperienza attiva di confronto e dialogo fondato su uno stile sinodale di ascolto reciproco, alla luce della Parola di Dio e sull’esempio umile e fecondo di Maria, per crescere insieme in una dinamica ecclesiale di comunione. In particolare, la prima parte del pomeriggio è stata dedicata a ripercorrere e ad approfondire i sei quadri tematici biblici proposti come piste di riflessione orante (l’Annunciazione, Maria a Cana di Galilea, Maria sotto la croce, Maria nella prima comunità apostolica, Maria nel Cenacolo a Pentecoste, la Visitazione) grazie alle relazioni e ai contributi di don Alberto Mariani, Paolo Pizzuti e Maria Grazia Tullio. È in queste icone bibliche che si è cercato di rintracciare lo spessore sinodale di Maria come donna modello ecclesiale di incontro, ascolto, discernimento, partecipazione, comunione e missione. A partire proprio dall’ascolto e dalla meditazione su tali episodi evangelici e sulla poliedricità della figura di Maria che in essi emerge, la seconda parte dell’incontro è stata rivolta a coinvolgere tutti i partecipanti in piccoli gruppi-tavoli di lavoro (ciascuno corredato da un tema specifico e guidato da un animatore e da un segretario) volti, secondo una tipico approccio sinodale, a raccogliere le risonanze, le esperienze (anche toccanti), le speranze, le gioie e le lacrime, di ciascuno e di ciascuna in merito a quanto le riflessioni precedenti avevano suscitato. La serata si è poi conclusa con una gioiosa preghiera mariana e con la celebrazione dell’Eucaristia, nella quale tutte le parole affiorate sono state poste dinanzi al Signore e si sono fuse nell’unica Parola di Vita che è lampada ai nostri passi. Nel complesso, il convegno ha rappresentato un fruttuoso momento di comunione, di assemblea viva e vivace, certamente coinvolgente, mirante, come comunità e come Chiesa, a guardare a Maria quale punto di riferimento per la sua esemplarità di madre e discepola, come icona e modello di una Chiesa sinodale che, nell’umiltà, sappia farsi prossima agli uomini e alle donne di oggi, mettendosi a loro servizio e recando a tutti l’evangelo, il lieto annunzio, cioè Cristo stesso.
Paolo Pizzuti