A Cassino, nel Giardino della Memoria, cerimonia di commemorazione di tutte le vittime della Shoah
Sabato, 27 gennaio, Giornata della Memoria, una toccante cerimonia si è tenuta a Cassino in piazza Toti presso il “Giardino della Memoria”, per iniziativa congiunta del Comune di Cassino e del Centro Internazionale Giovanile Anne Frank di Cassino, guidato dal prof. Giuseppe Troiano. Da molti anni questa cerimonia in commemorazione di Primo Levi, a cui è intitolato un cippo di marmo con iscrizione, e di tutte le vittime della Shoah, si ripropone, anche con il coinvolgimento delle scuole, ma quest’anno ha avuto un sapore particolare, date le circostanze drammatiche che stanno incendiando il Medio Oriente con una guerra feroce e dato il preoccupante risorgere dell’antisemitismo. Di questo e dell’importanza dell’iniziativa, ha parlato il prof. Troiano. Anche il Sindaco di Cassino Enzo Salera ha preso la parola, ricordando il martirio di Cassino, che ha per l’appunto il titolo di “Città Martire”, e che perciò deve maggiormente sentirsi vicina alle vittime della Shoah.
Erano presenti alla Commemorazione, oltre all’Amministrazione comunale, rappresentanti delle autorità militari, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Pubblica Sicurezza, Esercito e inoltre le associazioni combattentistiche di Cassino con i loro labari e l’Associazione Vittime civili di guerra di zona. Al suono degli Inni nazionali israeliano e italiano, tutti sono scattati sull’attenti o con la mano sul cuore, in un intenso momento di raccoglimento, omaggio e ricordo.
Il segno dell’omaggio è stato il fascio di fiori che il Sindaco Salera è andato a deporre sul cippo marmoreo, in un momento di silenzio commosso e memore. Anche il consigliere comunale Evangelista, rappresentante dell’opposizione, ha voluto deporre fiori al monumento, segno di un sentire comune.
Don Benedetto Minchella, Parroco della vicina Chiesa di S. Antonio, ha letto una bellissima Preghiera interreligiosa, atta ad unire le diverse sensibilità, poi ha benedetto il monumento, e con esso i 6 milioni di ebrei vittime incolpevoli della barbarie nazista, ma anche i Rom, i Testimoni di Geova, gli omosessuali, i prigionieri politici, i prigionieri di guerra e gli uomini di religione, tutti accomunati nei lager nazisti.
Al termine, la giovane artista dell’Art Academic “De Cesare”, Alisa Di Fazio, ha letto e interpretato un significativo testo poetico di Madre Teresa di Calcutta, che invoca la Pace sulla Palestina e su tutti i territori di guerra.
Adriana Letta