Ogni mercoledì nella cappella universitaria nella sede della Folcara, in funzione un punto di riferimento aperto a tutti
Parte il Centro di Ascolto universitario nato dalla proficua collaborazione tra Diocesi e Università. Fu annunciato e presentato lo scorso 1° dicembre in un incontro tenutosi nell’Aula Magna della sede della Folcara. (Leggi qui)
Lo scopo è di offrire un servizio forse più urgente di tanti altri vistosi e collaudati, considerato il lungo momento di disorientamento generale, di spaesamento e di incertezza sul futuro e l’alto tasso di internazionalità dell’Ateneo cassinate. Il Centro di Ascolto presso la cappella universitaria si avvale dell’opera del cappellano Don Benedetto Minchella, della Caritas diocesana sezione Cassino, che già da molti anni gestisce nella sua sede un “Centro di Ascolto-Osservatorio delle povertà e delle risorse”, e del Centro anti-violenza già avviato e funzionante. Ora l’azione di aiuto a cominciare dall’ascolto entra anche all’interno dell’Università, pronto ad accogliere tutti, studenti e adulti, cristiani e persone di religioni diverse.
Ogni mercoledì, dalle 9,30 alle 12,30, gli operatori saranno disponibili cominciando dall’ascolto, un ascolto vero, fatto con cuore sensibile e con competenza professionale. Non c’è la pretesa di offrire immediate soluzioni ai problemi, ma l’intento di individuare i veri e reali problemi della persona, a volte creati dalla solitudine, accompagnarla in un percorso liberante di rasserenamento e di indirizzamento, anche in relazione ai servizi e alle risorse presenti sul territorio.
L’importante è che le persone sappiano che c’è questo punto di riferimento, con persone disposte ad ascoltare. Si comincia con un ascolto semplice, poi si diversifica e all’occorrenza subentrano avvocati, psicologi, figure professionali, della Caritas e dell’università, che in modo gratuito mettono a disposizione le proprie competenze. Un Centro che mira ad aiutare chi attraversa momenti di disagio o difficoltà. “Come possiamo aiutarti?” Così dice la locandina esposta in due lingue, italiano e inglese.
L’augurio è che davvero il Centro di Ascolto Universitario, intercettando bisogni ancora non detti, ma anche risorse spesso nascoste, possa trovare la fiducia di molti e aiutare realmente chi ha bisogno di una voce amica e comprensiva.
Adriana Letta