L’Associazione “Vecchia Cassino A.P.S.” e la “Banda Don Bosco Città di Cassino” protagoniste della tradizionale Pasquetta, nell’80° anniversario della guerra
Come annunciato e come da tradizione, la Pasquetta Epifania a Cassino si è svolta puntualmente dal pomeriggio e per buona parte della notte di venerdì 5 gennaio: Musicisti della “Banda Don Bosco Città di Cassino” e Cantori dell’associazione “Vecchia Cassino A.P.S.”, diretti dal Maestro Marcello Bruni, hanno percorso in lungo e in largo il territorio, cantando e suonando l’antico canto popolare, di inizio ‘900, la cosiddetta “Pasquetta”, una delle poche tradizioni che sopravvivono nella Cassino del dopoguerra. Il canto, accompagnato da alcuni strumenti, andò avanti nel corso degli anni come tradizione popolare, anche affidata all’improvvisazione e ad un certo spirito “goliardico”. Poi la guerra la interruppe. Se oggi vive è grazie alla volontà e alla passione di alcuni cittadini che, prima un po’ alla buona, poi con l’ausilio e la passione di veri musicisti, uniti nel “Comitato organizzatore della Pasquetta”, la rimisero in piedi con la devozione che si ha per una reliquia, dando regole nuove, ma sempre nel rispetto della tradizione. Crearono una nuova partitura che potesse arrivare alle nuove generazioni, grazie al maestro Alessandro Perillo, pianista di chiara fama e prestigioso docente di Cassino, che trascrisse un testo musicale attribuito al maestro Luigi Gentile di Cassino; e grazie al M° Pio Di Meo, che provvide alla riorchestrazione dello spartito e si prodigò nell’organizzazione, dirigendo lui stesso la musica: compito che, dopo la sua prematura scomparsa, è andato ad un suo allievo, il M° Marcello Bruni. Aggiunta particolarmente preziosa è stata la poesia dialettale di Gino Salveti, “Vecchia Cassino” che, musicata da Donato Rivieccio, riesce ad interpretare mirabilmente i sentimenti dei cassinati, che oscillano tra la tristezza per aver perduto la loro città, completamente distrutta 80 anni fa dalla guerra, la nostalgia dei luoghi spariti, il rimpianto per chi non c’è più e il voler farsi coraggio per ricominciare, consolarsi, vivere.
Dunque, nel primo pomeriggio, il folto gruppo dei Cantori e quello dei Musici, diretti dal Maestro Bruni, hanno iniziato dalla Parrocchia di S. Giovanni B. a Cassino. Come Tradizione vuole, ad ogni tappa, arrivati sul posto, essi si schierano e, dopo un’introduzione del Presidente dell’Associazione “Vecchia Cassino” Antonio Marzocchella, iniziano a cantare e suonare; terminato, riprendono la strada per la tappa seguente. Nel pomeriggio, salita a Montecassino con sosta nel chiostro del Bramante, accolti dall’Abate Dom Luca Fallica, poi, scendendo, sosta presso la Rocca Janula, per incontrare il Sindaco di Cassino Enzo Salera. Questa sosta è stata inserita come la prima delle celebrazioni del 2024, 80° anniversario della guerra di Cassino.
Il gruppo della Pasquetta Epifania (non per niente in chiesa nel giorno dell’Epifania si dà l’annuncio della Pasqua) ha cominciato poi a percorrere le strade della città per portare a tutti il lieto annuncio. La prima tappa del percorso “storico” che inizia la sera e si protrae fino a tarda notte, in parte a piedi in parte con l’ausilio di un pullman, è stata sulla scalinata della Parrocchia di S. Pietro Apostolo al Colosseo, che per la Banda Don Bosco è “casa”, perché è lì che la Banda ha preso inizio e continua da anni. Poi ha visitato alcuni luoghi del quartiere Colosseo, come la piazza dietro l’ufficio postale di fronte alla chiesa, dove la parrocchia sta svolgendo molte attività, soprattutto in questo periodo natalizio. Poi sosta presso la chiesa di S. Antonio da Padova, in pieno centro città, davanti ad un pubblico numerosissimo. E sono andati avanti fino a tardi, supportati dalle persone residenti nei vari quartieri, che non fanno mancare bevande calde e buon cibo per rifocillare i viandanti della Pasquetta nel freddo della notte. Basta dire che sono arrivati alla chiesa Concattedrale verso le ore 01,15 e lì sono stati accolti dal parroco e alcuni suoi collaboratori che li hanno ospitati poi nella sala rotonda per un rinfresco preparato per loro. Era bello vedere la gente che accorreva e si fermava ad ascoltare in silenzio e con la massima attenzione e partecipazione, dimostrando che davvero il cuore di Cassino batte forte perché ama la sua terra, le sue tradizioni e non dimentica il dramma vissuto dai padri. Ecco perché la gente è sempre generosa e pronta ad aiutare le popolazioni che vivono il dramma della guerra e della povertà, lo ha dimostrato tante volte. Ecco perché ama e applaude tanto la tradizione della Pasquetta Epifania.
Adriana Letta