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Pasquetta Epifania a Cassino

Nel pomeriggio e per tutta la notte Musici e Cantori, secondo Tradizione, con le loro note e le loro parole, hanno portato per tutta la città il ricordo, il rimpianto e la volontà di andare sempre comunque avanti uniti

 

Grazie all’Associazione culturale Vecchia Cassino e alla Banda Musicale Don Bosco Città di Cassino, domenica 5 gennaio si è svolta la 28ª edizione della Pasquetta Cassinate. Una tradizione verace e tenace dei cassinati, nata agli inizi del ‘900, la più antica e la più cara, proprio perché annullata dalla guerra di 80 anni fa e poi caparbiamente riportata in vita, nelle strade della città e nei cuori delle persone. Si ricominciò nel 1998 e non si è più lasciata. L’indimenticabile Maestro Pio Di Meo era il responsabile musicale del “Comitato organizzatore della Pasquetta” e tra i più appassionati sostenitori della Pasquetta Epifania, da tramandare alle giovani generazioni come patrimonio comune e punto di riferimento identitario per ogni cassinate. Ed è appunto diventato come un “piezzo ‘e core”, che annuncia, ricorda, ripensa, fa risentire non solo le note dell’antica melodia, ma soprattutto la vita perduta, la città perduta perché totalmente distrutta dalla guerra, e insieme il ritrovato coraggio e la determinazione di un popolo che è ritornato sul suo territorio e ha ricominciato daccapo a ricostruire la propria vita, terribilmente strapazzata da lutti, ferite e privazioni di ogni genere, le case, le chiese, le strade, per far di nuovo circolare la Vita. E allora non solo l’inno antico, composto da Luigi Gentile, su parole di un anonimo e poi arrangiato dal M° Alessandro Perillo e il testo modificato dal poeta cassinate Gino Salveti, che annuncia, come fa la Chiesa fa nel giorno dell’Epifania, la data della prossima Pasqua, facendo guardare avanti nel calendario; ma l’aggiunta della canzone “Vecchia Cassino” riporta indietro il pensiero chiedendosi desolata dove è andata a finire la vecchia Cassino e tocca le corde più intime di un popolo che ben ricorda la tragedia  vissuta dai suoi avi.  Irrefrenabile la nostalgia che invade il cuore, grazie al bellissimo testo di Gino Salveti. A portare in giro per la città la musica e le parole della Pasquetta Epifania sono i Cantori dell’Associazione culturale Vecchia Cassino e i Musici della Banda Musicale Don Bosco Città di Cassino, diretti magistralmente, con professionalità impeccabile e cuore vibrante, dal M° Marcello Bruni.

La prima sosta è stata presso la chiesa di San Giovanni Battista dove, a sorpresa, a parlare è stato Pasqualino Gallone, quasi 96enne, persona conosciuta in città e per anni collaboratore dell’amato dottor Oreste Del Foco, unico testimone della tradizione degli anni ’30 e ‘40. Emozionante la sua presenza come pure il suo incontro con il sindaco Enzo Salera, presente alla prima tappa.

Musici e Cantori hanno quindi raggiunto il rione San Silvestro vecchio e la Concattedrale per poi proseguire al centro della città: Corso della Repubblica, Largo Dante, presso il Monumento al generale Anders, Piazza Diaz.

Il viaggio “notturno”, che finisce all’alba nonostante il freddo pungente, ha avuto inizio alle 20.45 presso la chiesa di San Pietro al Colosseo. Alle 21.45 la cantata si è svolta nella chiesa di Sant’Antonio. Qui ad unirsi al gruppo anche i bambini del Primo Istituto Comprensivo di Cassino con le insegnanti. Sono anni che l’associazione Vecchia Cassino collabora con la scuola primaria dell’Istituto al fine di tramandare le antiche tradizioni ai più piccoli. “Il mio grazie lo rivolgo a tutti, – sottolinea Marcello Bruni – ma un grazie particolare lo voglio rivolgere ai più piccoli cantori, come gli alunni che si sono uniti a noi, frutto di un lavoro nelle scuole fondamentale per avvicinare alla nostra tradizione i futuri uomini e donne di Cassino”. A S. Antonio il parroco Don Benedetto, nel ringraziare i musicisti e i cantori, ha osservato che con le loro mantelle e i loro cappelli danno un senso di identità alla città sempre più forte, chiamata ogni anno ad essere sempre al passo con i tempi, senza dimenticare le radici da cui veniamo. Quest’anno, ha continuato, questa manifestazione è in programma, grazie anche alla presenza dei ragazzi più piccoli, che ricevono dagli adulti i germi di un futuro che speriamo sempre di più possa essere di pace e solidarietà, come in questo spettacolo della sera del 5 gennaio, il regalo più bello della Befana.

“Questa edizione è stata davvero magica. Direi, sublime” commenta Antonio Marzocchella che aggiunge: “Il mio grazie va alla città di Cassino per averci dimostrato tanto affetto e un attaccamento alla tradizione senza eguali. Grazie alla banda e al M° Bruni. Grazie ai cantori storici e nuovi. Grazie ai bambini che hanno reso, ancora più magica, la notte. Grazie ai sacerdoti che ci hanno accolto nelle parrocchie. Una accoglienza che rinsalda il senso di comunità che da sempre ci unisce”. La lunga notte della Pasquetta Epifania è terminata all’alba di lunedì 6 gennaio a piazza De Gasperi, presso il Comune. Appuntamento all’anno prossimo.

Adriana Letta