Celebrazione a Cassino nella chiesa Concattedrale
Nella Concattedrale di Cassino il Vescovo Gerardo Antonazzo ha celebrato il solenne Pontificale di Pasqua. Presente il Sindaco Enzo Salera e molti cittadini che sono accorsi per la celebrazione della Resurrezione di Nostro Signore. Ad accogliere il Vescovo, il parroco Don Emanuele Secondi e ad animare la Messa, la Corale parrocchiale. Uno dei riti iniziali, molto significativo, è stato quello dell’aspersione del Cero pasquale e di tutti i presenti con l’acqua santa benedetta la sera prima nella liturgia della Veglia di Pasqua. Dopo la proclamazione della Parola di Dio, il Vescovo ha offerto nell’omelia riflessioni preziose ed interessanti, soprattutto riguardo al brano evangelico letto, quello di Giovanni relativo alla resurrezione (Gv. 20,1-9). In particolare ha posto l’accento su Maria di Màgdala che “si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro”. Una prima considerazione su questa donna – coraggiosa come le donne sanno essere – e che, pur sapendo bene che Gesù era morto, forse per un suo intuito femminile si aspettava qualcosa, voleva vedere come veramente era andata a finire, infatti Giovanni non dice una ragione pratica per cui si era recata al sepolcro. Seconda considerazione: chi poteva aver tolto la pietra? Certo non chi l’aveva messa. Era stata tolta dall’interno! Ed è così che Maria comprende la resurrezione, è Pasqua per lei, che diviene annunciatrice agli apostoli. Molte volte, nel parlare comune, ha continuato il Vescovo Gerardo, si usa l’espressione “mettere una pietra sopra” quando c’è qualche problema o caso su cui non si sa cosa e come fare, ma questo non significa “risolvere il problema” bensì “non pensarci più”. Così il problema resta lì irrisolto. Anche noi non dobbiamo mettere una pietra sopra agli interrogativi esistenziali, ma per avere risposte e ritrovare pace e serenità dobbiamo incontrare Gesù Risorto. Ed è Pasqua anche per noi.
Al termine della celebrazione, Don Emanuele ha ringraziato il Vescovo e porto a tutti i presenti gli auguri per una buona e santa Pasqua. Auguri che poi i presenti si sono scambiati tra loro con gioiosa cordialità, pur avendo in cuore fisso il pensiero ai fratelli ucraini così duramente provati dalla guerra.
Adriana Letta