Il saluto della comunità di Santopadre al vescovo Gerardo Antonazzo
La Parola e l’Eucaristia: gli alimenti per preservare la fede della comunità e crescere come popolo di Dio
Domenica 9 febbraio il vescovo Gerardo Antonazzo ha concluso la Visita pastorale nella comunità santopatrese celebrando la Messa nella chiesa parrocchiale di San Folco Pellegrino insieme al parroco don Giuseppe Rizzo ed al diacono don Maurizio Marchione.
“Portiamo a conclusione la visita pastorale” ha detto il Vescovo, “ma non chiudendo la porta a cui il Signore ha bussato e che noi abbiamo aperto con tutto il cuore”. Commentando il brano del Vangelo domenicale, ha consegnato ai fedeli presenti due immagini per spronarli a crescere come popolo di Dio: il sale della terra e la luce del mondo. Come il sale in passato si usava per conservare gli alimenti, così anche nella vita della comunità cristiana occorre conservare due “alimenti” e far sì che non si deteriorino: la Parola di Dio e l’Eucaristia, i due pilastri su cui si edifica la chiesa di Cristo. “La Parola ci convoca, l’Eucaristia celebra l’unità del popolo di Dio” ha affermato il Vescovo “e abbiamo bisogno di questi alimenti per tutta la durata della nostra vita”. Entrambi li troviamo la domenica nella celebrazione liturgica e permettono alla comunità di rimanere unita in un unico corpo, il corpo di Cristo, per favorire la costruzione della parrocchia e crescere come popolo di Dio. La luce è il segno della presenza di Cristo e noi dobbiamo essere portatori di luce nella vita di coloro che navigano nell’oscurità per migliorare l’uomo e salvarlo.
A conclusione della celebrazione don Giuseppe ha ringraziato il Vescovo perché con la sua presenza ha risvegliato nella comunità sentimenti filiali verso un Padre Buono in cui trovare sostegno e guida e, come segno visibile di gratitudine, gli ha donato una casula su cui è disegnata una croce, un pesce e una rete. Il Vescovo, a sua volta, ha regalato alla parrocchia l’icona del Buon Pastore “affinché non si perda la memoria della visita pastorale e sia da stimolo nel cammino di crescita della fede” e citando papa Francesco ha proseguito dicendo che “chi perde la memoria compromette il futuro.”
Nei giorni precedenti, il Vescovo ha incontrato le varie realtà ecclesiali e laicali presenti sul territorio di Santopadre. Ad ognuna di esse ha portato la Parola del Signore, e ha lasciato un suggerimento per vivere il loro impegno quotidiano alla stregua dell’insegnamento cristiano. Al gruppo dei catechisti, degli educatori dell’oratorio, coro, liturgisti e Caritas ha ribadito che occorre tener presente tre aspetti fondamentali: servizio e non protagonismo, essere educatori e non impiegati, formazione e competenze. Incontrando i CPP, CAEP e Comitati feste, il Vescovo, sottolineando l’importanza del CPP quale organo di sintesi di una comunità, ha invitato tutti ad essere attenti alla partecipazione attiva e a non trasmettere cose sbagliate e discriminanti. Con i genitori ha riflettuto sul tema della famiglia, piccola chiesa domestica, soffermandosi anche sul problema delle separazioni mentre ai bambini del catechismo ha spiegato che loro sono il frutto dell’amore dei genitori. Con i giovani, invece, ha affrontato il problema del loro allontanamento dalla chiesa. Ha inoltre incontrato gli amministratori ed i dipendenti comunali, le guardie giurate, i volontari della Protezione Civile e della Pro Loco. In questa occasione il sindaco Forte ha ringraziato il Vescovo per “la sua presenza nel palazzo comunale, sede e simbolo della vita amministrativa, rafforzando così il rapporto di collaborazione tra Chiesa ed istituzione democratica” ed ha anche espresso grande gratitudine per l’attenzione che il vescovo ha dedicato al suo paese facendosi promotore presso la CEI per il contributo per il restauro della chiesa.
Angela Gabriele