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Seminare la Speranza e la Gioia

Cassino, festa di Don Bosco, festa dei giovani

Anche in questo 2025 il 31 gennaio ha segnato, nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, un importante momento di aggregazione, amicizia, preghiera, riflessione, incontro, allegria… Tutto nel nome di San Giovanni Bosco, il Santo dei giovani, di cui la Chiesa fa memoria in questo giorno. La comunità parrocchiale ha conservato – dal periodo ormai lontano in cui era guidata da sacerdoti seguaci di Don Bosco – un particolare affetto allo spirito salesiano. Così, grazie alla disponibilità del Parroco Don Nello Crescenzi e di Don Cristian, nonché dei due diaconi Don Luigi e Don Luca, anche se sembrava diventato difficile, si è riusciti, tutti insieme, ad organizzare una bella giornata in onore di Don Bosco.

Poiché il vicino Istituto Comprensivo è intitolato proprio a San Giovanni Bosco, anche quest’anno si è voluto stabilire un rapporto di collaborazione tra Parrocchia e Scuola e così volontari hanno predisposto il salone parrocchiale per accogliere i bambini ed i ragazzi della scuola; la Filodrammatica Don Bosco, sempre attiva, guidata da M. Patrizia Zolla, ha preparato un piccolo ma efficace spettacolo teatrale, “Canto per Carlo Acutis”, per presentare la figura del giovanissimo innamorato di Dio e dell’Eucaristia, che quest’anno sarà dichiarato santo per aver speso tutta la sua vita, breve su questa terra, per le persone povere, sole o malate che con gioia e amore ha aiutato di sua iniziativa in maniera incredibilmente generosa; altre persone disponibili hanno predisposto per i piccoli ospiti merendine e dolcetti… Così, la mattina alle 9.30 c’è stata l’accoglienza e una serie di attività per i bambini della scuola primaria. Alle 12.00 sono giunti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Grazie alla collaborazione di tutti, si è realizzata la festa salesiana per offrire riflessioni sì, ma senza far mancare l’allegria e la gioia di stare insieme, come piaceva a Don Bosco.

Nel pomeriggio tutti invitati alla Messa per la comunità parrocchiale, compresi i ragazzi dei gruppi di catechesi con le loro famiglie. Ed è stato un bellissimo e stupefacente spettacolo che ha superato di gran lunga tutte le aspettative: la chiesa, divenuta più luminosa e accogliente dopo il recente restauro, era ancora più bella perché colma di persone di tutte le età, con una netta prevalenza di giovani e giovanissimi. Era intervenuta al gran completo, (rinunciando agli allenamenti!) la squadra sportiva della parrocchia; la Banda Musicale “Don Bosco Città di Cassino” con il Maestro Marcello Bruni era schierata al gran completo con i suoi strumenti; le catechiste con i loro gruppi di bambini e ragazzi, i ministranti, il Coro, le chitarre, i Cooperatori salesiani, le famiglie… C’erano tutti. Prima della Messa, la Banda ha eseguito un brano salesiano proprio per fissare l’attenzione e la mente su Don Bosco, diventato Santo per aver dedicato interamente la sua vita ai ragazzi più abbandonati e soli e farli diventare “buoni cristiani e onesti cittadini”. Nell’omelia Don Nello ha esordito chiedendo ai presenti che si alzassero in piedi coloro che non avevano più di trenta anni. Quasi increduli, tutti hanno constatato che il numero dei giovani sorpassava di parecchio quello degli adulti ed anziani. E allora il Parroco ha condotto a riflettere che a volte gli adulti non hanno o non dimostrano più né la speranza né la gioia. E invece proprio queste due cose sono davvero importanti e Don Bosco in tutta la sua vita, fino all’ultimo, non ha fatto altro che “seminare la speranza e la gioia”. E dobbiamo farlo anche noi tutti, che ci troviamo nell’anno del Giubileo “Pellegrini di Speranza”. La Speranza spinge ad andare avanti e a scegliere sempre con fiducia il bene, e la gioia non è quella di un attimo, ma qualcosa di profondo, che vive nel cuore nonostante le difficoltà dell’esistenza e genera vita e altra gioia negli altri. E dunque è questo il programma di vita che ci insegna Don Bosco: seminare sempre la Speranza e la Gioia.

Al termine della celebrazione, dopo la Benedizione, ancora musica e poi… l’immancabile cioccolata calda è stata offerta a tutti, senza dimenticare le caramelle, naturalmente!

Adriana Letta