Lunedì 27 gennaio, il Comune di Sora ha celebrato la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Per ricordare quella dolorosa pagina di storia l’amministrazione comunale, in collaborazione con il Faro onlus, il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” e l’Associazione “CinemAvvenire”, ha promosso un incontro di riflessione emotiva e profonda sul valore della “memoria” come necessità di progresso morale e civile.
Nella cornice della Sala Consiliare, la cerimonia è stata aperta dal Sindaco Roberto De Donatis, a seguire il toccante intervento di Raffaele Pace, Assessore ai Servizi Sociali e Presidente della Commissione Disabilità della Comunità Ebraica di Roma. In ricordo della manifestazione, il Primo Cittadino ha donato all’Assessore Pace una medaglia di bronzo raffigurante la città di Sora.
Parte attiva della cerimonia sono stati gli allievi del Liceo Scientifico “Da Vinci” che hanno letto un brano tratto da “La tregua” di Primo Levi e gli articoli 2, 3 e 10 della Costituzione Italiana. Insieme all’attrice Eliana Bosi, uno studente ha dato voce al questionario diffuso a tutti gli ebrei sopravvissuti, in occasione del processo che si tenne al maggiore delle SS Friedrich Bosshammer, documento di interesse storico, rinvenuto nella sede del Centro di documentazione ebraica di Milano.
La professoressa Anna Pizzuti ha presentato parte dei suoi studi sulla memoria della Shoah. La docente ha iniziato le ricerche, con i suoi allievi, partendo dalla storia degli ebrei stranieri internati a San Donato, sulla quale ha pubblicato il libro “Vite di carta – Storie di ebrei stranieri internati dal fascismo”. Ha esteso, poi, le sue ricerche a livello nazionale, pubblicandole sul sito www.annapizzuti.it ed oggi collabora con il Centro di documentazione ebraica di Milano e con il Centro Primo Levi di New York.
Momenti di grande intensità e commozione sono stati regalati ai presenti dagli attori Federico Mantova e Francesca Reina che hanno interpretato vari testi tra i quali la toccante poesia “C’è un paio di scarpette Rosse” di Joyce Lussu e la lettera di Anna Frank.
Nel corso della commemorazione, moderata dalla giornalista Ilaria Paolisso, è stato ricordato l’eroico gesto del regista Vittorio De Sica che salvò numerose famiglie di ebrei romani dal rastrellamento, scritturandoli sotto falso nome per il film “La Porta del cielo” che gli era stato commissionato dal Vaticano.
Le celebrazioni si sono concluse con la proiezione del film “Train de vie” del regista Radu Mihăileanu. La pellicola tratta il tema della Shoa in maniera surreale: un intero villaggio ebreo vuole fuggire dalla follia nazista su di un treno che dovrà apparire come un vero convoglio di deportati, con tanto di falsi soldati tedeschi di scorta.