Caritas e Pastorale Universitaria con il Rettore Dell’Isola danno il via al progetto
A breve, presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, entrerà in funzione un Centro di Ascolto aperto a tutti gli studenti che abbiano bisogno. L’idea è nata nel constatare la presenza di numerosi studenti stranieri, di paesi anche molto lontani che, per esempio durante la pandemia, si sono trovati in grandi difficoltà. La Caritas offrì loro aiuto sia con la mensa sia per la vaccinazione, incontrando il favore non solo della Sanità Lazio ma anche dell’Università, e facendo nascere una proficua collaborazione. Allora il Cappellano dell’Università, Don Benedetto Minchella col suo Centro antiviolenza, e la Caritas diocesana sede di Cassino col suo Centro di Ascolto-Osservatorio delle povertà e delle risorse, nella persona del direttore aggiunto M. Rosaria Lauro hanno cominciato a lavorare al progetto da presentare al vaglio dell’Università. Si sentivano spinti dal cammino sinodale iniziato in Diocesi e forti anche dell’accordo di collaborazione esistente da anni tra Diocesi e Unicas. La lettera, di cui alleghiamo foto, indirizzata al magnifico Rettore Prof. Ing. Marco Dell’Isola, proponeva dunque “un Centro di ascolto negli spazi dell’Università attinente alla Cappella” e aggiungeva le motivazioni: “Lo spirito è quello del “camminare insieme” per avviare processi di ascolto, dialogo e discernimento. Il Centro di Ascolto è rivolto a tutti quegli studenti, iscritti e frequentanti l’Ateneo, italiani e stranieri, cattolici cristiani e non e appartenenti ad altre religioni e confessioni”. Esplicitava poi le finalità e le funzioni del progetto:
«Il Centro di Ascolto proposto, rispondendo alle indicazioni sinodali, vuole essere “segno profetico per una famiglia umana, che ha bisogno di un progetto condiviso, in grado di perseguire il bene di tutti”.
Avrà funzioni specifiche, quali:
– Presa in carico delle storie e delle situazioni e definizione di un progetto;
– Orientamento verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio;
– Accompagnamento di chi, nella difficoltà, sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori, in grado di restituire la speranza di un cambiamento.
Il Centro di Ascolto così pensato è profondamente legato all’Osservatorio delle povertà e delle risorse già presente in Diocesi e che porterà a forme diverse di collaborazione, sempre nello spirito del “camminare insieme”:
– Lettura condivisa dei bisogni, attraverso modalità di lavoro comuni (nazionale e diocesano);
– Valorizzazione degli incontri quotidiani, per la composizione di un quadro complessivo dei problemi sociali;
– Segnalazioni di emergenze sociali.
In questo “camminare insieme” chiediamo allo Spirito di farci scoprire come la comunione, che compone nell’unità la varietà dei doni, dei carismi, dei ministeri, sia per la missione: una Chiesa sinodale è una Chiesa “in uscita”, una Chiesa missionaria, “con le porte aperte”… (E. G. n. 46)». Firmato: Don Benedetto Minchella e Maria Rosaria Lauro.
Entusiastica la risposta del Rettore: «Carissimo Don Benedetto, Gentile Dottoressa Lauro, la vostra offerta mi riempie di gioia per l’ulteriore servizio pastorale reso alla nostra comunità. È particolarmente meritorio e interessante agire su quei tanti ragazzi che sono lontani dalle loro famiglie e necessitano di un sostegno materiale e spirituale. Ritenetemi naturalmente a vostra disposizione per tutto quanto necessita alla riuscita del vostro progetto. Un affettuoso saluto, Marco dell’Isola».
Oggi, 22 febbraio, in mattinata c’è stato l’incontro decisivo a cui ha partecipato, oltre ai promotori, anche un rappresentante degli studenti referente per la Pastorale universitaria, Francesco D’Aliesio. È stato un incontro cordiale e concreto che di fatto dà il via all’attuazione del progettato Centro di Ascolto. Un progetto a favore dei giovani studenti, di qualsiasi etnia o religione, e che sarà portato avanti in sinergia tra l’Università, la Caritas, la Casa Circondariale e il Centro Antiviolenza.
Adriana Letta