Nel centro di Cassino, scoperta la statua del Generale polacco che liberò Montecassino
Un monumento al Generale Anders è stato eretto in Largo Dante a Cassino domenica 19 maggio. Un evento nell’ambito delle celebrazioni di #Cassino80 che ha ulteriormente sancito il legame di amicizia tra Cassino e Polonia, un legame sempre più forte. Risale a 80 anni fa, quando il 18 maggio fu proprio il Generale Anders con il 2° Corpo d’armata polacco a liberare definitivamente Montecassino dalla presenza dei paracadutisti tedeschi che nessuno era riuscito a snidare dalle macerie in cui era ridotta l’abbazia. Ma molti soldati polacchi morirono in quella impresa. Proprio su Montecassino, dietro l’Abbazia, si trova infatti il Cimitero militare polacco a ricordo del sacrificio di tanti giovani lì sepolti, ben 1052, e una lapide incisa spiega con quale spirito lo fecero: «Per la nostra e la vostra libertà noi soldati polacchi abbiamo dato le nostre anime a Dio, i nostri corpi all’Italia e i nostri cuori alla Polonia».
Il giorno prima una solenne cerimonia di commemorazione ha visto a Montecassino presso quel Cimitero, la partecipazione dei Presidenti della Repubblica Italiana e Polacca, di molti militari e civili, perché Cassino e Polonia hanno conservato forte il ricordo di quei fatti, rafforzando anno dopo anno il loro legame. Dopo la commemorazione ufficiale ad alto livello svolta a Montecassino, il giorno dopo a Cassino numerose persone sono accorse in Largo Dante, dove, su progetto dell’Architetto Giacomo Bianchi, era stato approntato lo spazio del monumento, che dà forte risalto alla figura del Generale Anders e al gran numero di caduti polacchi, i cui nomi sono riportati su un murale del monumento. Il toccante evento è stato presentato e condotto da Elena Pittiglio. Autorità locali, molti cittadini e molti polacchi hanno partecipato allo scoprimento della statua che rappresenta il Generale Wladymir Anders. Tolto il cartone che come una grande scatola racchiudeva la statua, l’Ambasciatrice di Polonia ecc.za Anna Maria Anders, figlia del Generale, il ministro polacco intervenuto ed il Sindaco del piccolo paese polacco dove è stata prodotta la statua, insieme al Sindaco di Cassino Salera, hanno tolto l’ultima fascia di copertura, gesto emozionante e seguito da lungo applauso. In un breve momento di preghiera, il Monumento è stato benedetto da Don Francesco Vennitti. Sono seguiti i discorsi delle autorità, che tutti gli astanti, italiani e polacchi, potevano capire perché puntualmente tradotti da una brava interprete. Discorsi tutti improntati alla memoria, all’orgoglio da una parte e gratitudine dall’altra, ai ringraziamenti reciproci e al rafforzamento della volontà di continuare ad essere amici. La stessa sig.ra Anders, ormai “veterana” di Cassino (tra l’altro il padre e la madre, per loro volontà sono stati sepolti nel cimitero militare polacco a Montecassino), è stata di grande simpatia e cordialità, quasi più italiana degli italiani! Al generale polacco presente è stata donato, a ricordo della giornata, un modellino della statua.
Poi c’è stato un momento di grande bellezza e tenerezza: i bambini della scuola dell’infanzia di S. Giorgio a Liri, accompagnati dalla maestra e dalla Dirigente, maglietta bianca con il logo di #cassino80 e cappellino rosso, in omaggio ai colori della Polonia, hanno cantato, accompagnati alla chitarra dal bravissimo Donato Rivieccio, una canzoncina e poi, addirittura, l’Inno nazionale dei Polacchi in lingua polacca! Bravissimi e deliziosi, sventolavano bandierine e papaveri rossi. E poi scambi di omaggi, targhe e ricordi, foto. Un clima di commemorazione denso di umanità, di calore, di festa: proprio come accade tra amici. Ennesima dimostrazione, come in tutte le numerosissime manifestazioni di questo 80°, della volontà di Cassino di essere “Città di Pace”. Infatti le due bandiere, unite insieme, sventolavano.
Adriana Letta