Continua il cammino della visita pastorale
La visita pastorale del vescovo Gerardo Antonazzo, nella settimana dal 7 al 14 giugno, ha toccato le parrocchie della cattedrale di Sora, dedicata a Santa Maria Assunta, e di Santa Restituta.
Domenica 7, alle 19, la Messa solenne di apertura nella chiesa di Santa Restituta, concelebrata dal Vescovo con i parroci delle due parrocchie, don Ruggero Martini e don Mario Santoro, ha inaugurato un intenso programma di appuntamenti non solo per le stesse parrocchie ma anche per le altre realtà cittadine che si sono incontrate coralmente con il loro pastore durante la settimana. Nella serata di lunedì 8 giugno, l’incontro con le organizzazioni cittadine che fondano il loro operato sull’esercizio della Carità, l’Unitalsi, la Caritas e l’associazione San Vincenzo de’ Paoli. Il 9 giugno, c’è stata alle 18.30 la celebrazione eucaristica all’aperto nei pressi della cappella delle Compre, della Madonna della Pace, seguito alle 20.30 dall’incontro con i catechisti di tutte le parrocchie; mercoledì 10, alle 19.30, nei pressi della chiesa dedicata alla Madonna di Valfrancesca. Nella serata, alle 20.30, presso la chiesa di Santa Restituta, l’incontro con gli animatori della liturgia delle parrocchie di Sora (cori, lettori, ministranti e ministri). E poi ancora il vescovo ha incontrato in cattedrale i bambini e i ragazzi del catechismo prima e successivamente con il Consiglio pastorale e il Consiglio affari economici delle parrocchie di Santa Maria Assunta e Santa Restituta Martire. Nelle giornata successiva, l’incontro con il gruppo famiglie e con le coppie partecipanti al corso di preparazione al matrimonio. Venerdì la visita a malati e anziani delle parrocchie, seguita da un incontro in videoconferenza con docenti e alunni della scuola delle Suore adoratrici del Sangue di Cristo, la “Santa Maria De Mattias”. Nella serata l’incontro con le confraternite, i comitati e i portatori di statue delle parrocchie sorane.
Domenica mattina, 14 giugno, la conclusione della visita, con la solenne celebrazione del Corpus Domini, nella cattedrale di Sora. Nonostante le norme di sicurezza non abbiano consentito la tradizionale infiorata per il passaggio della processione del Santissimo Sacramento, la festa del Corpo e Sangue di Cristo è stata vissuta con grande solennità e partecipazione. Il vescovo si è espresso con parole di grande condivisione: «…Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere per quarant’anni nel deserto. Ricordati di tutto il cammino. Ahimé, tanti di noi hanno dimenticato il cammino compiuto dai nostri padri nella fede dagli albori del cristianesimo e che avrebbero voluto proseguisse fino ad oggi, ma è un oggi che invece è segnato, come dicevo, da altre fragilità, cedimenti, cadute di sensibilità cristiana». Ed ecco che allora «quel “ricordati” – ha proseguito il vescovo – non significa quello che l’etimologia stessa del termine comporta, poichè contiene al suo interno la parola cuore, cordis, e vuol dire dunque riporta nel cuore ciò che Dio ha fatto nella tua vita, in tuo favore, nel suo amore, con la sua presenza riporta al centro della vita il Signore Gesù. Ed è tanto vero il nostro dire spirituale oggi che vale la pena metterlo al confronto con quella che era la sensibilità accesa dei cristiani dei primi secoli della Chiesa rispetto al Corpus Domini cioè al mistero eucaristico celebrato nel giorno della Pasqua settimanale. Questo vale molto per noi oggi nella giornata in cui concludiamo tra l’altro, ma non chiudiamo, terminiamo i giorni ma siamo sempre in cammino, la visita pastorale nella chiesa Cattedrale e nella comunità di Santa Restituta».
Alessandro Rea
foto Rosalba Rosati – Enrico Mancini