Il Vescovo Gerardo incontra i volontari
Per incontrare i giovani, o almeno una rappresentanza dei giovani volontari che si sono impegnati a Cassino per la Colletta alimentare lo scorso 27 novembre con grandi risultati, il Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo ha celebrato una Messa mercoledì 15 dicembre nella chiesa di S. Pietro Apostolo. Un momento di raccoglimento e riflessione non tanto per esaltare i risultati quanto per approfondire le motivazioni dell’agire nel volontariato.
Presenti e attivi nell’animare con i canti e la proclamazione delle letture del giorno, gli aderenti a Comunione e Liberazione, che hanno ascoltato attenti e partecipi. Il Vescovo ha guidato la riflessione sul filo del Vangelo del giorno (Lc 7, 19-23), in cui Giovanni Battista manda due suoi discepoli a chiedere a Gesù se è lui “colui che deve venire” o bisogna aspettare un altro. Chiaramente Giovanni è nel dubbio, non ha più l’entusiasmo dimostrato quando ha battezzato Gesù, non sa più se ha senso quanto ha insegnato ai suoi; egli, preparatore della strada, non è più sicuro se è quella la strada giusta. Succede anche a noi di provare tanto entusiasmo e convinzione e poi di avere l’impressione di aver sbagliato tutto e di trovarci nel deserto. E Gesù, che non risponde semplicemente: Sì, sono io, di rimando invita i discepoli a raccontare quanto avviene ed essi hanno udito e visto: tutte le guarigioni numerose e prodigiose di malati, ciechi, zoppi, sordi, lebbrosi… Ecco, ha detto ai giovani, anche voi, che avete lavorato e lavorate nel volontariato, dovete raccontare ciò che avete visto e udito: la carità secondo il Vangelo è il vero segno del cristiano e compie miracoli. Sono segni che preannunciano la salvezza. Dire ciò che si vede e si ode significa “testimoniare”, proprio come Gesù ha sempre detto agli apostoli. E’ questa la buona notizia che dobbiamo annunciare e c’è tanto bisogno, oggi, di buone notizie e soprattutto della Buon Notizia!
Al termine della celebrazione, dopo la benedizione conclusiva, è stato bello incontrare il Vescovo in maniera più informale e amichevole e fissare questo momento prenatalizio così luminoso in una foto-ricordo.
Adriana Letta