ALLESTIMENTO
Il percorso sinodale della nostra Chiesa particolare è un cammino di ascolto nella forma di ‘conversazione spirituale’ per comprendere che cosa lo Spirito dice alle Chiese1; è un cammino di discernimento per vagliare ogni cosa e tenere ciò che è buono; è un cammmino per comprendere le scelte evangeliche che Dio chiede alla Chiesa del terzo millennio per non disprezzare le profezie2. “Nel maggio 2021, rispondendo all’invito di papa Francesco, le Chiese in Italia si sono mes se in cammino, avviando un percorso sinodale.
Hanno intrapreso un itinerario aperto, in obbedienza allo Spirito che sorprende sempre”3. La presenza e l’azione dello Spirito è essenziale per tutte le espressioni della vita della Chiesa: mentre la sua presenza è continua, la sua azione potrebbe essere condizionata dalla nostra resistenza alla sua presenza dinamica. L’Apostolo usa in sequenza i verbi che bene esprimono la partecipazione del credente all’azione dello Spirito: “Camminate secondo lo Spirito … Se vi lasciate guidare dallo Spirito … Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito”.
La vita di ogni discepolo e della Chiesa, consacrata dall’unzione dello Spirito Santo, è per la comunione, partecipazione e missione. Quello che ci viene richiesto categoricamente è di non soffocare lo Spirito Santo, di non reprimerlo, di non spegnerlo come si fa con lo spegnimento di un fuoco. Per questo l’apostolo Paolo chiede in maniera decisa: “Non spegnete lo Spirito”. Letteralmente: “…smettete di soffocare continuamente lo Spirito”. Non è certo la persona dello Spirito Santo che potrebbe essere soffocata, ma la sua fervente
attività, la sua manifestazione nella vita del credente e della comunità. Siamo chiamati a non limitare l’azione dello Spirito, a non sopprimerlo con la nostra noncuranza, con la nostra disobbedienza, a non vanificare i doni spirituali e i frutti dello Spirito. Dobbiamo imparare a “soffiare” sul fuoco del presente dell’essere Chiesa, e non sulle ceneri del passato.
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