A Canneto i fedeli delle diverse comunità parrocchiali potranno vivere
insieme al vescovo Antonazzo un’esperienza di preghiera e condivisione
Venerdì 17 maggio, il Santuario di Canneto ospiterà la veglia diocesana di Pentecoste. Alle ore 20.00, i fedeli che giungeranno dalle diverse comunità parrocchiali potranno vivere con il vescovo Gerardo un’esperienza di condivisione e preghiera, meditando in modo speciale un versetto tratto dal Vangelo secondo Luca, “lo Spirito Santo scenderà su di te”. La frase richiama le parole che l’Arcangelo Gabriele rivolse a Maria quando, visitando la giovane a Nazareth, annunciò che sarebbe diventata Madre del Figlio di Dio. Partendo da quell’”eccomi” che cambiò per sempre la storia del mondo, i fedeli avranno la possibilità di comprendere più profondamente il significato della Pentecoste. La festa, originariamente caratteristica del mondo ebraico e conosciuta come “Shavuot”, celebrava la raccolta dei primi frutti e, secondo la tradizione, segnava la promulgazione della Legge al Monte Sinai, quaranta giorni dopo la Pasqua ebraica. La solennità ha mutato il suo significato con l’avvento del Messia. Seguendo la narrazione rintracciata nel libro degli Atti degli Apostoli, il cristianesimo ha fissato nella festa di Pentecoste la memoria dell’effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, giunta a cinquanta giorni dalla Risurrezione, dando inizio alla missione di annuncio e testimonianza da parte dei Dodici e segnando la nascita della Chiesa. Seguendo le orme dei primi testimoni e l’esempio della Vergine, Antonazzo guiderà i presenti nel fare memoria della personale vocazione a cui ciascuno si sente chiamato. In questo modo, tutti potranno capire, nel silenzio, come la parola “lo Spirito Santo scenderà su di te” continui ad agire, a trasformare i cuori e a concretizzare la sua promessa di coraggio, guarigione, conversione, consolazione e servizio. La veglia diocesana sarà, dunque, occasione propizia per comprendere pienamente come lo Spirito Santo sia un’esperienza, più che un concetto da sondare e cogliere mettendo in campo le limitate categorie della conoscenza umana. Allo stesso tempo, rappresenterà una giusta sosta per l’anima, utile per accantonare preoccupazioni, fatiche e paure, ritrovare l’entusiasmo ed il coraggio e chiedere nuovamente il dono dello Spirito Santo. E, così, riconoscere la sua presenza ed azione nella vita di ogni giorno, animando sempre di più i cuori perché siano testimoni credibili di Cristo nel mondo.
Ivana Notarangelo
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