Le famiglie della nostra Diocesi fra le 25 mila persone presenti a Piazza San Pietro per la conclusione del X Incontro mondiale delle famiglie. Commozione nella celebrazione presieduta dal card. Farrell e per le parole pronunciate dal Papa nell’omelia
Una forte commozione e tanta fiducia nella grazia del matrimonio che ha spinto le famiglie della nostra Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo ad arrivare sabato 25 giugno, sfidando una calura eccessiva, a Piazza San Pietro, pronta ad accogliere il momento conclusivo del X Incontro Mondiale delle Famiglie che si era aperto mercoledì scorso. Completamento di un progetto fortemente voluto da Papa Francesco, che ha manifestato una grande gratitudine per “tutto ciò che lo Spirito Santo ha seminato” nei tre giorni precedenti attraverso la condivisione di esperienze, di riflessioni, di sogni e di propositi. La celebrazione eucaristica, iniziata alle ore 18,20, come da programma, è stata presieduta dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Il Papa era presente, accanto all’altare e ha pronunciato l’omelia. 25 mila le persone nella piazza a pregare per la propria famiglia e per le famiglie di tutto il mondo e ad ascoltare con attenzione papa Francesco che si rivolge ai presenti pronunciando parole bellissime- “Tutti voi coniugi, formando la vostra famiglia, con la grazia di Cristo avete fatto questa scelta coraggiosa: non usate la vostra libertà per voi stessi, ma per amare le persone che Dio vi ha messo accanto. Invece di vivere come “isole”, vi siete messi “a servizio gli uni degli altri”. Così si vive la libertà in famiglia! Non ci sono “pianeti” o “satelliti” che viaggiano ognuno per la sua propria orbita. Ha ribadito il Santo padre che la famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare. Con forte convinzione, Papa Francesco chiede a tutti i presenti di difendere la famiglia e impegnarsi perché essa non perda il suo DNA, “l’accoglienza e lo spirito di servizio” che si esprimono anche in un giusto rapporto tra le generazioni e con il “passaggio del testimone” tra genitori e figli. Riprendendo le letture della XIII domenica del T.O. e della Parola, il Santo Padre dice di non preservare i figli da ogni minimo disagio e sofferenza, ma cercare di trasmettere loro la passione per la vita, di accendere in essi il desiderio di trovare la loro vocazione e di abbracciare la missione grande che Dio ha pensato per loro.
«Non c’è modo migliore di aiutare un figlio e di incoraggiarlo a seguire la sua vocazione» – prosegue il Papa – «che vedere i genitori vivere “con fedeltà e pazienza” la propria come una missione, “nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove». Seguire Gesù significa mettersi in movimento e rimanere sempre in movimento, “in viaggio” con Lui attraverso le vicende della vita. Alle famiglie presenti il Papa ha poi affidato il mandato di annunciare dovunque il Vangelo. Ha annunciato che il prossimo raduno delle famiglie sarà il “Giubileo delle Famiglie”, che si celebrerà a Roma nell’ambito del Giubileo del 2025, mentre l’XI Incontro Mondiale delle Famiglie si svolgerà nel 2028. Il Papa in conclusione legge il testo del mandato missionario che consegna alle famiglie presenti alla Messa. L’invito è di annunciare a tutti la bellezza della famiglia e del Vangelo con un’attenzione particolare ai più fragili, portando la speranza «a coloro che non ne hanno» e «moltiplicando l’amore e la vita»”.
Negli occhi di noi che abbiamo partecipato di persona all’incontro si leggeva la stanchezza, “la fatica leggera” e la profonda gioia di chi non è solo a camminare perché supportato dalla preghiera e dall’esperienza di fraternità.
Liberina Lanni
In allegato alcune foto e un breve video