Primo incontro con i referenti diocesani dei delegati per il Convegno Ecclesiale di Firenze

Il 28 Gennaio 2015 alle ore 10.00 presso il Santuario Mariano di san Vittorino si è tenuto il primo incontro con i referenti diocesani dei delegati per il Convegno Ecclesiale di Firenze.

Tutte le diocesi, dietro mandato di Mons. Lino Fumagalli, Vescovo delegato per il Lazio, sono state contattate dal sacerdote delegato regionale.

Mons. Fumagalli introduce la mattinata sottolineando le difficoltà e allo stesso tempo le opportunità che il Convegno Ecclesiale di Firenze presenta. Tanti nutrono dubbi sull’effettiva portata che avrà il Convegno, scavalcato certamente dalle attese del Sinodo della Famiglia; l’esperienza però mostra la positività del cammino di preparazione e del post-convegno in cui resterà il cammino sinodale che saremo riusciti a mettere in atto. Sarà pertanto un’occasione per vivere il discernimento comunitario.

Rileggendo il numero 59 della Traccia il Vescovo Delegato sottolinea la capillarità e la profondità con cui diffondere e far nostra la Traccia proposta del Comitato Preparatorio.

Il cammino dovrà certamente coinvolgere le commissioni episcopali, i delegati dell’USMI e dei religiosi, il mondo della scuola, e dovrà servirsi delle riviste e di tutte le possibilità dei mezzi di comunicazione sociale delle Diocesi.

La preprazione-animazione di ogni chiesa locale dovrebbe sintetizzarsi in relazioni diocesane che il sacerdote delegato per la regione metterà insieme e presenterà al Comitato Preparatorio per Firenze2015; le relazioni dovranno quindi presentarsi entro fine agosto.

Dopo l’introduzione del Vescovo seguono gli interventi dei diversi delegati.

A Velletri/Segni c’è stato un primo incontro con i delegati; ci saranno presentazioni cittadine della Traccia. Il seminario Leoniano di Anagni ha già programmato il suo Forum Accademico sull’umano, aperto a tutti gli ISR. A Civitavecchia dopo un primo lavoro con tutti gli operatori pastorali si vuole proseguire l’approfondimento con i laboratori di studio che hanno già attivato in Diocesi. Ad Anagni si attende l’imminente rinnovo del Consiglio pastorale Diocesano per procedere. A Civitacastellana si sta già portando avanti e si conta di intensificare in vista di Firenze2015 il progetto diocesano Pietre Vive per un nuovo slancio di evangelizzazione e di umanizzazione. A Roma attualmente l’attività pastorale è tutto presa dalla preparazione del Sinodo della Famiglia. A Sora si intende lavorare a partire dalla “pastorale digitale”. In Sabina ci sarà un incontro con il clero per la presentazione della Traccia. A Porto-S. Rufina è prossimo l’incontro col Consgilio Presbiterale per formulare il percorso; così pure ad Albano dove però sono più frequenti gli incontri degli Uffici di Curia. A Latina hanno già avviato il lavoro di riflessione sulla Traccia e pensano di stimolare per il prossimo anno l’approfondimento delle 5 vie proposte dal documento, riprendendo la bellezza delle esperienze vissute. A Gaeta il Consiglio Pastorale Diocesano ha già impostato un cammino di approfondimento prevedendo la presentazione della Traccia a tutti gli operatori pastorali ed il Convegno a fine giugno proprio sull’umanesimo; è stata coinvolta nel cammino anche la CDAL.

Dopo una prima panoramica, nella discussione che segue emerge:

*Desiderio di coinvolgere i monasteri sull’importana della preghiera da coordinare con la cura (Montecassino in primis)

*Importanza di schede di approfondimento sui 5 verbi.

*Centralità della tematica antropologica dell’umano che sottostà anche alla riflessione sui poveri.

*Non si tratta di condannare elevando mura, ma di dialogare valorizzando l’oggi nella ricerca di una piena umanità.

*Si tratta di superare una linea assistenziale, per poter dar corpo ad una presentazione globale della proposta di fede in Cristo Gesù.

*Non vogliamo un Convegno che finisca lì, ma che tracci una strada da seguire: per questo sarà importante preparare fin da ora il post-convegno

*Il Convegno sarà certamente una opportunità per attivare un lavoro comune a livello regionale, consapevoli della fragilità di questa dimensione e tenendo presente la grande particolarità di Roma nel contesto regionale;

*Il Convegno dovrà riuscire a coinvolgere tutte le grandi realtà di comunicazione di massa in Italia per presentarsi come interlocutore nella società odierna.

*Una cura particolare dovrà essere posta verso il mondo della scuola, sia come luogo di ascolto dell’umano vissuto oggi, sia come luogo di incontro-proposta educativa: occorrerà pensare ad un serio investimento di energie ecclesiali e serviranno strumenti per stimolare il coinvolgimento dei professori nella riflessione in preparazione al Convegno; questo ambito poi permette di superare quelle strettoie con cui spesso tutto si riduce alla dimensione parrocchiale.

*La grande massa della gente vive al di fuori delle parrocchie: a loro occorre rivolgersi e della loro sensibilità occorre tener conto! Bisognerà quindi ripartire da quell’ “ovvio” nell’umano che come Chiesa riconosciamo e che però non viene più pensato come tale.

*Sarà opportuno coinvolgere l’Ufficio Liturgico per un approfondimento del Trasfigurare

*La grande fatica sarà mettere insieme le realtà superiori e quelle inferiori nella Chiesa. Il Papa ha una tale forza attrattiva da “sovrapporsi” e quasi “sommergere” il cammino verso Firenze; inoltre, si dovrà aver cura di ben delineare il concreto desiderio da parte della CEL, se vuole porsi semplicemente in ascolto oppure anche in atteggiamento di proposta nei confronti delle singole Diocesi;

*Sarà importante avere schede che aiutino ad unire nella riflessione il tema della Famiglia con quello dell’umano di Firenze.

*Un’attenzione specifica potrà essere rivolta oltre che al mondo della scuola, anche alle realtà segnate dal fallimento.

Dopo un breve break ci si ritrova per una parte più operativa al fine di impostare concretamente il cammino. Si decide di fissare un prossimo incontro con tutti i delegati, coinvolgendo le diverse realtà della regione come sottolineato all’inizio dell’incontro.

Pertanto, si individua la data di Sabato 7 marzo, il luogo in san Vittorino ed il sostegno nella riflessione di Fra Paolo Benanti, professore di morale che garantisce un vivace e stimolante approccio all’oggi.

Il desiderio è di porci in ascolto dell’antropologia che circola e si respira nella nostra cultura odierna leggendo gli aspetti positivi che ci permettono di proporre il Cristo vero uomo. Ci vuole però un contriuto vivace e che aiuti a portare la riflessione su un piano concreto, come l’umano richiede. Si tratta anche di acquisire un linguaggio comune che abiliti tutti i delegati ad intervenire con competenza e cognizione di causa. Infatti, responsabilità di ciascun delegato sarà portare avanti una personale riflessione e stimolare la discussione nella propria Diocesi in vista del contributo da condividere a Firenze.

L’organizazione dell’incontro viene affidata a don Mariano, coadiuvato in questo da don Gianpiero Paolocci, Claudio Gessi.

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