Una ricca esperienza per la nostra Diocesi, per la Chiesa, per la cultura
Premio Internazionale Tommaso d’Aquino, una tradizione che continua
“A San Tommaso la Chiesa il mondo e la cultura devono tanto, il suo pensiero costituisce tuttora nel nostro tempo una miniera inesauribile da investigare”. Parola del vescovo Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito Benedetto XVI, intervenuto alla cerimonia di conferimento del Premio Internazionale Tommaso d’Aquino. Organizzato dal Circolo San Tommaso d’Aquino, la cerimonia di consegna del Premio Internazionale è diventata ormai un tradizione radicata nel territorio di Aquino. Una cerimonia dal respiro internazionale. Oltre al Premio, il Circolo conferisce anche due premi (sponsorizzati dalla Banca Popolare del Cassinate) a una tesi di laurea o monografia che abbia attualizzato il pensiero di Tommaso d’Aquino (sezione cultura) e un’opera d’arte anche di linguaggio non tradizionale ispirata alla vita e le opere di Tommaso d’Aquino (sezione arte). Oltre duecento le università e gli istituti d’arte coinvolti, moltissime le opere provenienti da diverse nazioni.
Quest’anno, il Premio Internazionale Tommaso d’Aquino è stato conferito a Jean Pierre Torrell, domenicano, uno dei massimi studiosi della vita di Tommaso, citato anche da Benedetto XVI nelle sue catechesi dedicate all’Aquinate. Torrell ha vinto “per i risultati conseguiti e il contributo offerto alla conoscenza del pensiero e della vita di Tommaso d’Aquino” e ha presentato una lectio magistralis sul “Vero volto di Tommaso d’Aquino”, letta dal rettore dell’Univerità di Friburgo Guido Vergauwen. I due premiati del Concorso Veritas et Amor sono Therese Scarpelli Cory, della Catholic University of America di Washington, e Michele Pecora, un giovane di Salerno che ha prodotto una ‘favola animata’ ispirata alla vita di Tommaso d’Aquino, proiettata in mattinata alle scuole elementari e medie di Aquino, mentre gli alunni hanno presentato i loro lavori su “Tommaso… un ragazzo come noi!”. “Ho voluto rivolgermi ai bambini per lasciare il messaggio per il futuro”, ha detto Pecora.
La mattinata è stata solo l’inizio di una giornata ricchissima. Sono state molte le tesi di laurea giunte al Circolo San Tommaso. Tra le tante, il Circolo ha premiato con una menzione Daniel Matias Contreras Rios, da Santiago del Cile; Emanuele Pili di Genova. “Lo cosa che più mi ha affascinato è che Tommaso ha un pensiero che non è freddo, come si usa dire”, ha sottolineato Pili. E poi, Erika Fornari, della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo. Nella sezione arte, una menzione per Anna de Cesare, una figlia di Aquino, che ha presentato un’opera fotografica, “semplice perché semplici devono essere le fotografie”. “I giovani – afferma Donato Formisano, presidente della Banca Popolare del Cassinate, che da sempre ha sostenuto l’iniziativa – sono i veri protagonisti di questa iniziativa, e questa iniziativa ha il grande merito di avvicinare i giovani al grande maestro Tommaso”.
Il Circolo San Tommaso d’Aquino festeggia il quinto anniversario dalla fondazione. Una circostanza sottolineata dal presidente Tommaso Di Ruzza nei suoi saluti iniziali. Di Ruzza ha ricordato che “il Circolo nasce sulla scia dell’esortazione di Paolo VI”, in visita ad Aquino nel 1974 per il Settecentenario dalla morte del Santo. “Dove se non ad Aquino lo studio della nostra religione?”, aveva detto Paolo VI. E – aggiunge Di Ruzza – “portiamo avanti un messaggio nella direzione indicata da Papa Montini: approfondire il pensiero di Tommaso e praticare l’apertura la dialogo, al confronto con i nuovi linguaggi della cultura dell’arte”. Per questo, il Circolo è riconosciuto dalla diocesi, inserito nel Progetto Culturale della Chiesa italiana, che gode dell’Alto Patronato del Pontificio Consiglio della Cultura presieduto dal card. Gianfranco Ravasi.
A testimonianza del riconoscimento dell’impegno del Circolo, quest’anno è arrivata anche l’adesione del Presidente della Repubblica, a coronare un quinquennio di attività. “Il Circolo San Tommaso porta un contributo che dà valore al territorio”, ha affermato mons.Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora,Aquino e Pontecorvo. Che ha poi di nuovo sottolineato come necessario e fondamentale sia lo studio di Tommaso d’Aquino. “La lezione di Tommaso oggi si estende su tutti i fronti, basti pensare al tema delle ideologia del gender”, ha affermato il vescovo Gerardo.
Anche da S. Ecc. Mons. Georg Gaenswein ha sottolineato l’attualità del pensiero di Tommaso d’Aquino, nel quale “ci sono le radici dell’Europa”. Colpito dal fatto che il Circolo abbia mosso i primi passi ispirato dalle parole di Paolo VI, Gaenswein afferma che il “dove se non ad Aquino proposto da Paolo VI non si limita ad un luogo, ma è invito ad allargare gli orizzonti della ragione per ricercare la verità per nuova sintesi umanistica”.
Ha chiuso i lavori il card. Giovan Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi, il quale ha ricordato con emozione Paolo VI e ha sottolineato che il pensiero di Tommaso d’Aquino è ancora il cuore del pensiero della Chiesa.
La cerimonia di premiazione è stata intervallata dai brani dell’ufficio del Corpus Domini composto da Tommaso d’Aquino, eseguiti dai cantori della Cappella Musicale Liberiana della Basilica papale di S. Maria Maggiore, diretta dal Maestro Valentino Miserachs Grau.
Gianni Fabrizio