Superiori, docenti e seminaristi del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni sono stati ricevuti il 14 aprile u.s. in udienza particolare da Papa Francesco. Occasione per questo straordinario incontro è stato il centenario dell’arrivo al Leoniano dei seminaristi delle diocesi suburbicarie diciassette anni dopo la fondazione. Era stato Papa Leone XIII, con la lettera Etsi paternam del 22 agosto 1897, a fondare il Collegio Leoniano di Anagni come “istituto superiore” a servizio delle diocesi di Anagni, di Segni, di Ferentino, di Alatri, di Aquino, Sora e Pontecorvo, di Terracina, Piperno e Sezze, che formavano «la provincia ecclesiastica di Campania, detta anche provincia romana». In seguito si aggiunsero la diocesi di Tivoli e le abbazie territoriali di Cassino e di Subiaco. Oggi sono in tutto dodici le diocesi del Lazio Sud e delle provincie suburbicarie che fanno capo al Leoniano.
Hanno presenziato all’udienza anche i vescovi di tali diocesi, ivi compreso il nostro ordinario, mons. Gerardo Antonazzo. L’incontro si è aperto con il saluto del rettore, don Gianni Checcinato, cui ha fatto seguito l’intervento del Santo Padre. Passaggio centrale del discorso papale è stato il seguente: «Preghiera, studio, fraternità e anche vita apostolica: sono i quattro pilastri della formazione, che interagiscono. La vita spirituale, forte; la vita intellettuale, seria; la vita comunitaria e, alla fine, la vita apostolica, ma non in ordine di importanza. Tutte e quattro sono importanti, se ne manca una la formazione non è buona. E queste quattro interagiscono. Quattro pilastri, quattro dimensioni su cui deve vivere un seminario.
Voi, cari seminaristi, non vi state preparando a fare un mestiere, a diventare funzionari di un’azienda o di un organismo burocratico. Abbiamo tanti, tanti preti a metà strada. E’ un dolore, che non sono riusciti ad arrivare alla pienezza: hanno qualcosa dei funzionari, una dimensione burocratica e questo non fa bene alla Chiesa. Mi raccomando, state attenti a non cadere in questo! Voi state diventando pastori ad immagine di Gesù Buon Pastore, per essere come Lui e in persona di Lui in mezzo al suo gregge, per pascere le sue pecore».
Oltre al vescovo, la nostra diocesi è stata presente attraverso i seguenti componenti della comunità educante: don Domenico Buffone (vice rettore); mons. Alfredo Di Stefano (docente di Liturgia); prof. Filippo Carcione (docente di Patrologia); prof. Angelo Molle (docente di Storia della Chiesa).