Il mondo degli Adulti-giovani un nuovo orizzonte per l’Azione Cattolica

Un progetto formativo pensato per una fascia di età dalle mille risorse

Un progetto educativo all’avanguardia pensato per gli adulti-giovani (30-45 anni), che non sempre si ritrovano nelle classiche suddivisioni per fasce di età (infatti la fascia giovani 18-30 lascia fuori una grossa fetta di più o meno giovani che si potrebbero sentire un po’ messi da parte). Parliamo di un’iniziativa scaturita dalla mente dal presidente dell’AC diocesana, Antonio Accettola, che ha preso forma attraverso la creazione di un’equipe ad hoc composta da Piercarlo Gugliotta, membro del Consiglio diocesano (Adulti), Riccardo Petricca, presidente dell’AC parrocchiale di S. Bartolomeo, S. Ciro e S. Silvestro, Maria Salvatore, presidente dell’AC parrocchiale di S. Antonio e S. Restituta, a Carnello.

L’equipe ha accolto con grande entusiasmo la proposta del presidente diocesano, e si è subito attivata per stilare un progetto innovativo non solo nella nostra diocesi: si tratta infatti del primo nell’intero ambito regionale, che si sta cominciando ad estendere in tutta l’Azione Cattolica. L’AC è infatti consapevole che la sconfinata fascia del mondo degli adulti è talmente variegata e complessa da dover essere trattata per sottofasce separate. Dopo aver dedicato programmi specifici alle famiglie, l’attenzione è rivolta agli adulti-giovani che ora più che mai, per esigenze di vita, di tempi e di problematiche, non possono essere semplicemente associati ai giovani e tantomeno agli adultissimi. Analizzando i dati del tesseramento dello scorso anno associativo, ed escludendo i tesserati di questa fascia che ricoprono incarichi a livello parrocchiale o diocesano, si osserva che mancano quasi del tutto  “semplici” associati di AC della fascia 30-45 anni. È ovvio che questo problema non è specifico e peculiare solo dell’Azione Cattolica, ma della Chiesa in generale.

Spesso si tratta di soggetti dai ritmi dettati da esigenze lavorative e familiari che poco lasciano a un cammino regolare di formazione e/o di catechesi per se stessi, tranne nel caso di persone fortemente motivate a vivere attività di carattere pastorale.

Da questo nasce la necessità di pensare a questa fascia in modo completamente “nuovo” e fuori dagli schemi classici, utilizzando modalità diverse che vanno adattate alla situazione attuale.

La missione che l’equipe adulti – giovani si propone di perseguire è quella di allargare lo sguardo all’orizzonte per abbracciare e accogliere quelli che, inconsapevolmente cercano un cammino di fede; tra questi ci sono coloro che, in ricordo di attività fatte da giovani vorrebbero ritrovare in una forma consona alla loro condizione  attuale per temi e tempi, un’esperienza analoga ma rinnovata, e coloro che sarebbero “nuovi” e potrebbero rimanere stupiti dalla stessa proposta che potrebbe essere fatta loro in un modo totalmente diverso da quello che potrebbero aspettarsi.

L’obiettivo del progetto sarebbe quello di creare una “rete” di relazioni di persone, che possano riconoscersi in un’esperienza nuova e comune, che risponda ai criteri di una proposta cattolica, utilizzando anche, ma non solo, gli strumenti formativi dell’Azione Cattolica. Fare in modo che le persone possano iniziare a conoscersi tra loro, anche partendo dal punto di vista “virtuale”, vista la difficoltà chiara di poter creare il classico “gruppo”, utilizzando social network e sfruttando i legami relazionali che già esistono con persone “vicine” e persone “meno vicine” o persone che erano “vicine” una volta, tanto tempo fa.

Il concetto su cui fondare l’obiettivo si può sintetizzare in questo slogan: “Nessuno è escluso”, ricordandoci che potremo avvicinare gli altri solo con tre parole base: “Permesso, Scusa, Grazie !!”, sempre con lo stile missionario e pastorale che lo stesso papa Francesco ci invita a praticare continuamente.

Tra le proposte presentate dall’equipe, oltre all’approccio diretto con questi giovani e alla creazione di un gruppo FB dove poter invitare persone, intessere legami, proporre delle cosiddette “pillole di AC” e scambiare notizie di vita pastorale, di particolare interesse l’organizzazione di due incontri nel corso dell’anno Associativo 2014 -2015. Il primo sarà previsto entro Natale, l’altro entro aprile, seguendo lo stile di quelli organizzati dalla diocesi alcuni anni fa che tendevano ad unire insieme “Fede e Cultura”: il primo aspetto non necessita spiegazioni e il secondo è necessario per poterci avvicinare e proporre a quelli che non sono “i soliti noti”. Il filo portante dei due incontri sarà, dal punto di vista della Fede: l’Eucarestia (istituzione, significato, grandezza, mistero), dal punto di vista della Cultura: il Pane e il Vino (storia, spiegazione, curiosità). L’obiettivo sarà arrivare a proporre il mistero dell’Eucarestia, passando per l’illustrazione dei due principali oggetti e simboli della nostra fede e anche della nostra cultura. Tutto sarà fatto sempre con l’aiuto di esperti dei “settori” (sacerdoti e specialisti del pane e del vino), in un’atmosfera di convivialità e cordialità che possa favorire la voglia delle persone di stare insieme e di rincontrarsi in altre occasioni..

«Il nostro programma può sembrare un po’ scarno e magari vago – sostengono i membri dell’equipe – ma possiamo assicurarvi che proprio per la particolarità della fascia di età e delle persone che intendiamo coinvolgere, potremo dirci soddisfatti se nel prossimo giugno avremo portato in AC (ma soprattutto nella Chiesa) qualche volto nuovo e avremo rispolverato e rinnovato qualche volto vecchio. L’AC per noi  è e sarà la password (parola chiave) per essere una Chiesa in Azione e la Chiesa è la pass – world (apertura al mondo) per quella comunione universale che si riassume nella nostra identità Cattolica a cui tutti facciamo riferimento».

Carla Cristini

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